I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono un prodotto sicuro per chi desidera investire il proprio denaro anche per brevi periodi. Esistono infatti varie tipologie: quelli ordinari la cui durata massima è di 20 anni, quelli a 3 anni plus per chi vuole investire per brevi periodi, quelli 3×2 per chi desidera investire fino a 6 anni, quelli 3×4 per chi desidera infine investire fino a 12 anni e infine quelli 4 anni risparmio semplice che hanno una durata massima di 4 anni. Tornando alle caratteristiche principali dei bfp, essi sono un prodotto sicuro perché sono emessi da Cassa depositi e prestiti S.

p.A. e garantiti dallo Stato italiano. Ma quale è la differenza tra quelli cartacei e dematerializzati, quanti cointestatari possono esserci e la clausola CPFR cosa significa?

Buoni fruttiferi postali cartacei e dematerializzati: le differenze principali

I bfp di Poste Italiane potranno essere emessi in due tipologie diverse: in forma dematerializzata ed in quella cartacea. I primi saranno rappresentati soltanto da una scrittura contabile effettuata sul conto di regolamento. Si dovrà quindi avere un libretto postale o un conto corrente Bancoposta che abbiano la stessa intestazione del buono. Qualora si richieda il rimborso a scadenza o anticipato, l’accredito avverrà direttamente sul conto di regolamento. Le Poste comunicano che, proprio per questo, il conto di regolamento non potrà essere estinto qualora in essere vi siano ancora i buoni. Essi saranno emessi in tagli da 50 euro e multipli di tale cifra.

I secondi, invece, saranno rappresentati da un titolo cartaceo la cui presentazione sarà necessaria per ricevere il rimborso sia a scadenza che anticipato. Le Poste ricordano che il sottoscrittore dovrà provvedere egli stesso alla loro custodia di essi e utilizzo. Tali bfp saranno emessi in tagli da 50 euro e multipli.

Cointestatari e clausola CPFR dei buoni fruttiferi postali

I bfp di Poste Italiane potranno essere cointestati al massimo da quattro persone. Ognuna, poi, avrà la possibilità di avere un rimborso disgiunto.

All’atto della sottoscrizione, però, si potrà escludere tale facoltà. Le Poste ricordano inoltre che la cointestazione non sarà ammessa tra un soggetto maggiorenne ed uno minorenne e tra due minorenni.

Per chi non lo sapesse, la clausola “CPFR” stampata dietro ai bfp ha un significato ovvero “con pari facoltà di rimborso”. Significa quindi che ciascuno degli intestatari  può richiedere il rimborso di essi presentando il buono cartaceo al momento della richiesta. Per ulteriori informazioni rivolgersi agli sportelli di Poste Italiane ubicati in tutta Italia.

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