Uno dei dilemmi dei risparmiatori è: investire in un BTp Valore o in un buono fruttifero postale? Come si sa, con l’inflazione che continua a galoppare, lasciare i propri soldi fermi sul conto corrente genera dei rischi. Questa tassa occulta erode, infatti, il potere di acquisto della moneta e danneggia i risparmiatori che nel corso del tempo vedono svalutato quello che erano riusciti a mettere da parte con tanta fatica.

Il rischio reale, però, non è quello di perdere denaro direttamente ma che il valore di quest’ultimo ne risulti decurtato.

Significa che i soldi depositati in banca oggi permetteranno tra 1 anno di acquistare meno beni e servizi perché, nel frattempo, il livello dei prezzi sarà aumentato.

Inoltre lasciare il denaro fermo sul conto genera dei costi fissi. Se la giacenza media supera i 5000 euro, infatti, si paga l’imposta di bollo. In più per molti conti si paga anche un canone mensile.

Quali sono allora le caratteristiche dei due strumenti su indicati?

I due prodotti di investimento

Il rendimento del BTp, di solito, è più alto di quello del buono fruttifero postale. Il valore, però, può essere influenzato da fattori politici e macroeconomici come le politiche fiscali, il rischio di credito dello Stato e l’andamento del mercato obbligazionario. Per trarre massimi benefici dal buono del Tesoro bisogna portarlo alla scadenza, altrimenti c’è il rischio di incorrere in una perdita in conto capitale nel caso si effettui una vendita anticipata.

Il capitale investito nel buono fruttifero postale è remunerato con un tasso di interesse annuo fisso ma c’è la possibilità di riscatto in ogni momento. Ovviamente prima di un determinato periodo è possibile chiedere la restituzione solo della cifra e non degli interessi.

BTp Valore e Buono fruttifero postale 4 Anni Risparmio Semplice: quale scegliere è il dilemma degli italiani

Ma veniamo al BTp Valore che è pubblicizzato dal Mef come un prodotto molto semplice e che offre solidità alle cose che si amano.

Con questo titolo di Stato si può scegliere un investimento intelligente con un premio extrafinale dello 0,5%, cedole semestrali con tassi prefissati crescenti mentre la durata è di quattro anni. Questa nuova famiglia di BTp è riservata, però, solo ai piccoli risparmiatori dal 5 al 9 giugno. Dal comunicato stampa del Ministero si evince che il premio fedeltà sarà solo per i risparmiatori che lo porteranno alla scadenza e che i tassi verranno comunicati il 1° giugno insieme al codice Isin che è quello che identifica il titolo. Rispetto alle tradizionali aste, poi, il BTp Valore non avrà alcun costo e si potrà sottoscrivere a partire da una cifra minima di 1000 euro.

Anche il buono fruttifero postale 4 Anni Risparmio Semplice, come si evince dal nome, ha una durata di quattro anni. C’è però flessibilità di rimborso in ogni momento entro il termine di prescrizione che avviene dopo 10 anni dalla scadenza. C’è un però: questo titolo si può acquistare solo se si attiva un Piano di Risparmio risparmiosemplice. Quest’ultimo è un piano grazie al quale si possono sottoscrivere bfp con la periodicità desiderata e in tutta serenità a partire da 50 euro. Le condizioni in vigore dal 27 ottobre scorso sono le seguenti: il tasso effettivo annuo standard dopo i 4 anni è dell’1,50% mentre quello premiale è del 2,50% (si può ottenere al raggiungimento minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano).

Riassumendo….

1. Il BTp Valore sarà sottoscrivile dal 5 al 9 giugno ma soltanto dai piccoli risparmiatori Retail
2. Il nuovo titolo di Stato durerà 4 anni offrirà un premio extrafinale dello 0,5% a chi lo porterà alla scadenza
3. L’investimento minimo per la sottoscrizione del BTp Valore dovrà essere di 1000 euro
4. Il Buono fruttifero postale 4 Anni Risparmiosemplice dura 4 anni
5. Il Bfp 4 anni Risparmiosemplice offre un tasso standard lordo dell’1,50% e premiale del 2,50%
6.

Il tasso premiale si ottiene al raggiungimento minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano.

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