L’inflazione è un grave problema che non accenna a ridimensionarsi. Nelle attuali condizioni, quindi, tenere denaro sul conto corrente rischia soltanto di comportare una perdita di valore. Esistono, però, delle soluzioni per correre ai ripari come il buono fruttifero postale o il BTP. Il primo non presenta costi di sottoscrizione o di rimborso ed in più beneficia di un’aliquota agevolata del 12,5% sui guadagni così come gli altri Titoli di Stato. La sua arma vincente è che è garantito dallo Stato Italiano e si può chiedere il rimborso del capitale investito quando si vuole.

Il buono del Tesoro, invece, subisce la volatilità del mercato.

Di certo investendo i propri soldi nei buoni fruttiferi postali o nei Btp non si diventerà ricchi ma almeno si avrà la certezza di non bruciare il proprio capitale. Raffaele Senti, cofounder e managing partner di Virtual B, al Ilcorriere ha sottolineato che, a causa di questa tassa silenziosa, c’è stata una perdita netta del 9,8% in due anni. Ciò, ha spiegato, è quello che hanno “bruciato” in termini di potere di acquisto i soldi che sono rimasti accantonati sul conto corrente.

BTP Short Term o buono fruttifero postale 3×2?

Il Mef in un comunicato stampa ha annunciato l’emissione del BTP Short Term e del BTP€i a 10 anni nonché il relativo calendario. La prenotazione da parte del pubblico ci dovrà essere entro il 26 settembre mentre la presentazione delle domande in asta entro le ore 11 del 27 settembre. Il giorno seguente sarà la volta della presentazione asta supplementare entro le ore 15.30 mentre il regolamento delle sottoscrizioni verrà svelato il 29 settembre.

Per quanto riguarda la scadenza, la data per il BTP Short Term sarà maggio 2024 mentre per l’altro il 15 maggio 2033. La cedola annuale del BTP Short è dell’1,75% mentre quella del buono a 10 anni dello 0,10%. Infine la data di pagamento cedola per i BTP Short Term sarà il 30 novembre 2022.

Il Ministero sottolinea che la prima cedola corta per tali buoni con tasso lordo pari allo 0,732337% corrisponderà ad un periodo di 154 giorni su un semestre di 184.

Per evitare fluttuazioni del mercato una soluzione è il buono fruttifero postale 3×2

Non solo il bfp Rinnova ma anche il buono fruttifero postale 3×2 è lo strumento ideale per investimenti senza rischi fino a 6 anni. Offre, infatti, rendimenti fissi che crescono nel tempo e si ha flessibilità di rimborso anche dopo 3 anni con gli interessi maturati. Prima di questa data, invece, si ha diritto alla restituzione del solo capitale investito. Per quanto concerne il rendimento effettivo annuo lordo, esso è dello 0,75% dopo 3 anni e dell’1,75% dopo 6 anni. Si può sottoscrivere presso tutti gli uffici postali ma anche online se si è titolari di un libretto Smart o di un conto BancoPosta abilitati ai servizi dispositivi online.

Diceva bene LichtenbergL’inflazione è come il peccato; ciascun governo la denuncia, però ciascun governo la pratica”. Meglio, quindi, trovare delle soluzioni di investimento piuttosto che guardare il proprio denaro perdere di valore a causa dell’inflazione.
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