La fine del Mercato Tutelato per le bollette luce, annunciata da tempo per il 10 gennaio 2024, potrebbe essere rinviata. In molti hanno parlato del rischio di una vera e propria ‘bomba sociale’. Dal momento che sarebbero circa 9 milioni le famiglie che dovrebbero cambiare fornitore di energia elettrica.

Il cosiddetto Regime di Maggior Tutela prevede che le tariffe siano stabilite dall’Autorità dell’Energia (Arera) e non lasciate al libero gioco del mercato. Non è un caso che in queste ultime settimane si segnalano call center particolarmente assillanti e a volte aggressivi per cercare di spingere i consumatori ad abbandonare la tutela e scegliere un operatore del Mercato Libero.

Ma cosa sappiamo in concreto di questa possibilità di rinvio?

Una questione europea e il nodo PNRR

La Commissione Europea chiede all’Italia la fine del Mercato Tutelato per le bollette luce da tempo, la ragione è semplice: bloccherebbe il regolare funzionamento del Mercato Libero dell’energia.

La questione è collegata anche agli obiettivi prefissati dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per cui il rinvio non potrà essere comunque troppo lungo.

L’Italia ha già chiesto innumerevoli proroghe e l’ultima aveva fissato come definitiva la data del 10 gennaio 2024, quando il Mercato Tutelato avrebbe chiuso i battenti e avremmo dovuto imparare a conoscere il Servizio a Tutele Graduali, che lo avrebbe sostituito e che, secondo alcuni osservatori, avrebbe potuto essere anche conveniente).

Bollette luce: rinvio fine Mercato Tutelato? Cosa sappiamo del Decreto Energia

Il governo sarebbe intenzionato a prorogare ulteriormente la fine del Mercato Tutelato per le bollette della luce di almeno sei mesi e forse di un anno.

Si tratta di una delle misure che potrebbero essere inserite all’interno del cosiddetto ‘Decreto Energia’, annunciato nella giornata di ieri da Gilberto PichettoFratin, Ministro dell’Ambiente. il decreto dovrebbe essere pronto in pochi giorni e, come ha dichiarato PichettoFratin, conterrà “interventi che riguardano il sistema del mercato elettrico, in queste ore stiamo facendo delle valutazioni riguardo alla liberalizzazione per le famiglie in un momento in cui non c’è certezza che il quadro geopolitico tenga”.

Il pericolo segnalato dal Ministro è molto chiaro: la guerra in Ucraina e la speculazione potrebbero far crescere nuovamente i costi dell’energia e, in un momento così difficile, segnato anche dall’inflazione, potrebbe trasformarsi in un’ennesima bomba sociale per le famiglie italiane.

Il Mercato Libero non ha dato buona prova di sé in questi ultimi tempi: call center aggressivi, boom di truffe e una speculazione senza precedenti. La decisione del governo sembra essere dettata dal buon senso.

Arera aveva comunque chiesto a luglio di valutare un rinvio della fine del Mercato Tutelato. Le ragioni erano però differenti e riguardavano una clausola sociale: i fornitori che avrebbero vinto le aste territoriali avrebbero dovuto assorbire il personale della vecchia società. Il tempo per organizzare al meglio le aste e rispettare la clausola sociale non sarebbe bastato.

Un altro provvedimento che dovrebbe essere contenuto nel ‘Decreto Energia’ riguarda, nelle parole del Ministro, la “definizione delle aree idonee per le rinnovabili e per l’eolico offshore” in modo tale da “produrre senza devastare il territorio”.

Sulla terraferma, sottolinea il Ministro, si è trovato un accordo con il Ministro della Cultura. Esattamente “per una distanza minima di 3 chilometri degli impianti dall’abitato e per l’installazione dei pannelli solari, e si sta definendo la questione delle aree agricole”.

Per quanto concerne il mare, si sta valutando l’inserimento di “grandi piattaforme di eolico, fino a 50×50 chilometri”. Un’ulteriore parte del decreto dovrebbe prevedere “l’apertura di autocandidature per alcune realtà per il deposito delle scorie nucleari”.

In sintesi…

1. Il governo potrebbe inserire all’interno del prossimo ‘Decreto Energia’ il rinvio della fine del Mercato Tutelato per le bollette della luce
2.

Attualmente è stato predisposta per il 10 gennaio 2024, potrebbe essere prorogata di sei mesi o di un anno
3. L’Europa è contraria e l’obiettivo della fine della Maggior Tutela è stato inserito nel PNRR, questo è un ulteriore elemento di cui tenere conto
4. Il governo ritiene che, in questo momento di crisi di liquidità per le famiglie, dovuta all’inflazione conseguente alla guerra in Ucraina, la fine del Mercato Tutelato potrebbe trasformarsi in una ‘bomba sociale’
5. Nel provvedimento saranno presenti interventi anche per favorire la diffusione delle energie rinnovabili e definire i parametri dell’eolico offshore

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