Quando si parla di bollette di luce e gas è necessario comprendere a fondo i nomi di alcuni sigle ovvero kWh che si riferisce alla luce ed Smc che si riferisce al gas. Inoltre è importante sapere che per l’elettricità ci sono anche delle fasce orarie di consumo. Ecco allora maggiori dettagli in merito.

Le fasce orarie di consumo della luce: ecco cosa sono

Per l’energia elettrica esistono delle fasce di consumo stabilite dall’Arera alle quali possono corrispondere diversi prezzi.

Le fasce tradizionali sono 3: la prima è la F1 che riguarda le ore punta. Parliamo di quelle che vanno dalle ore 8 alle 19 dei giorni feriali (dal lunedì al venerdì tranne le festività). C’è la poi la fascia F2 che è quella che riguarda le ore intermedie. Ebbene, nei giorni feriali va dalle ore 7 alle 8 e dalle ore 19 alle ore 23 mentre il sabato dalle ore 7 alle 23. Sono escluse, invece, le festività nazionali. Infine c’è la fascia F3 che è quella delle ore fuori punta. Parliamo del sabato dalle ore 23 alle ore 7, la domenica e tutti i giorni festivi.
Arera precisa che per quanto concerne i clienti in maggior tutela i consumi vengono distinti fascia F1 (la prima su indicata) ed F23 (che comprende le fasce 2 e 3). Sul contatore elettronico, invece, si possono visualizzare tutte e tre le diverse fasce.
Per chi non lo sapesse il contatore oltre ad essere elettronico può essere anche meccanico. Quest’ultimo è quello tradizionale seppur sempre meno presente. Quello elettronico (che ha la maggior parte degli utenti) è tele-gestito ovvero con gestione che avviene da remoto. Dal 2017, inoltre, sono stati installati nuovi contatori elettronici che hanno un sistema di telegestione di seconda generazione e che consentono anche al distributore di acquisire i consumi ogni quindici minuti.

kWh ed Smc cosa sono?

I kWh sono le unità di misura dei consumi dell’energia elettrica che in bolletta sono fatturati in euro/kWh.

Nel dettaglio sono l’unità di misura della potenza ovvero la quantità di energia che si può prelevare. Un kW è uguale a 1000 watt e quando si richiede l’attivazione del contratto di fornitura si può scegliere tra vari scaglioni di potenza in merito ai propri consumi, eccoli:
• 1,5kW per le piccole abitazioni come i rustici,
• 3kW per una casa composta da tre/quattro persone,
• 4,5 kW quando in casa si hanno più condizionatori o scaldabagni,
• 6 kW quando in casa si hanno elettrodomestici che consumano di più come ad esempio la cucina elettrica, l’asciugatrice o pompa di calore ed infine
• 10 kW nel caso in cui si abbiano delle rare attrezzature elettriche molto potenti.
Gli Smc sono invece i metri cubi di gas in bolletta. Essi si ottengono moltiplicando i metri cubi per un coefficiente di conversione C che viene definito in base all’altitudine del comune in cui c’è la fornitura, il numero gradi-giorno del comune in cui c’è la fornitura e mediante i giorni di esercizio dell’impianto di riscaldamento.
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