Stangata in arrivo sulle bollette del gas per tutti gli utenti del mercato libero. La comunicazione che sta arrivano a milioni di famiglie si chiama ‘Proposta di rinnovo delle condizioni economiche’, che tradotto significa aumenti significativi delle tariffe a partire dal 1° febbraio 2023.

Non si tratta, come si può immaginare, di una vera ‘proposta’, vale a dire qualcosa che si può accettare o rifiutare, ma stiamo parlando di una comunicazione delle nuove tariffe in vigore. Non è obbligatorio, ovviamente, accettare le nuove condizioni economiche ed è possibile ‘recedere in qualsiasi momento dal contratto di fornitura, scegliendo un nuovo fornitore’.

Il problema è che, come segnalato da Assoutenti, sul mercato libero si stanno determinando aumenti ben superiori rispetto a quelli decisi dall’Arera e, secondo le stime effettuate, gli incrementi a partire dal 1° febbraio 2023 saranno in media superiori al 20%.

Come leggere la comunicazione che annuncia gli aumenti nella bolletta del gas

Nelle ultime settimane, da parte dei distributori, stanno arrivando comunicazioni che annunciano cambiamenti nelle condizioni economiche nelle bollette del gas a partire dal 1° febbraio 2023. Si tratta di coloro che si trovano nel mercato libero, ma è chiaro che riguardi praticamente tutta la platea, perché, se le norme non cambiano, a partire dal 2023 si porrà fine al regime di maggior tutela. L’incremento che viene annunciato all’interno di queste comunicazioni solitamente vale per i 12 mesi successivi.

Le comunicazioni dovrebbero contenere inoltre anche la stima della spesa annua rispetto a quella sostenuta fino a quel momento e soprattutto si segnala la differenza con il mercato tutelato. Non si tratta di tabelle di facile consultazione per l’utente medio, ma le variazioni che si riscontrano sono superiori al 20%. Un caso è stato discusso in un articolo di AdnKronos e riguarda l’Italia centro-meridionale (Campania e Lazio).

Gli aumenti nelle bollette del gas saranno del 23,13% nei casi di consumi bassi (120 smc) e scenderanno fino al 7,72% nei casi di consumi più elevati (5.000 smc).

La variazione in termini di spesa annua può arrivare a 924,81 euro annui. Si segnala inoltre che qualunque offerta presenta tariffe più elevate di quelle presenti nel regime di maggior tutela.

Qualcuno potrebbe dire: ‘è il libero mercato, baby’.

Che decisione prendere dinanzi agli aumenti nelle bollette del gas?

La comunicazione presenta anche un invito a cercare, come previsto dalla legge, alternative più vantaggiose presso altri distributori. La dizione è la seguente: ‘Per informazioni sulla spesa personalizzata e su altre offerte disponibili nel mercato può consultare il portale offerte Luce e Gas www.portaleofferte.it’. Le domande che ci poniamo sono innumerevoli.

Quanti sono gli utenti che mediamente accettano in maniera passiva gli aumenti? Quante sono le persone anziane che non hanno le competenze per muoversi in internet e sottoscrivere contratti online con nuovi fornitori? Si tratta ovviamente di domande retoriche. E di domande che, forse, attenderebbero una risposta da parte del governo in carica.

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