Il decreto Aiuti quater ha approvato la proroga del mercato tutelato della bolletta del gas al 2024. La fine era prevista originariamente per il 1° gennaio 2023, ma questo intervento normativo allinea la scadenza a quella fissata per il mercato elettrico, dove la maggior tutela per gli utenti domestici avrà fine il 10 gennaio 2024.

In questo articolo, facciamo il punto della situazione: spieghiamo innanzitutto quanto si risparmia passando alla maggior tutela del gas anche solo per un anno e come effettuare il passaggio dal mercato libero.

Cosa cambia con il rinvio della fine della maggior tutela sulla bolletta del gas

La novità principale è che si può avere più tempo per decidere il passaggio al mercato libero delle bollette del gas. Ma cosa cambia effettivamente? Per chi si trova già nella maggior tutela, ovviamente non c’è alcun tipo di differenza. Ma per chi si trova in questo momento nel mercato libero? Anche in questo caso, è ovvio che non cambia nulla, ma chi non fosse soddisfatto delle proprie tariffe, e come vedremo breve esse avranno una impennata proprio nel 2023, è sempre possibile tornare al servizio di tutela.

Quest’ultimo ha condizioni contrattuali ed economiche decise dall’Autorità, l’Arera, che, avendo modificato di recente il meccanismo di aggiornamento delle tariffe, ha fatto in modo che le bollette del gas non avessero gli aumenti temuti.

Quanto si spenderà in più nel 2023 sulle bollette del gas se si resta nel mercato libero

Alcuni giorni fa, Assoutenti ha pubblicato un documento che spiegava la batosta in arrivo per gli italiani a causa della fine del mercato tutelato sulle bollette del gas.

Fortunatamente, il governo ha deciso di intervenire, prorogando la maggior tutela per un altro anno. L’associazione dei consumatori ha spiegato come una famiglia media avrebbe speso, in regime di mercato libero, 5.077 euro in un anno.

La differenza con il mercato tutelato è di 3.173 euro.

Semplificando al massimo, chi resta nel mercato libero si troverà a spendere, in media più di 400 euro al mese solo per la bolletta del gas, mentre chi resta o torna al mercato tutelato dovrebbe spendere circa 170 euro al mese. La differenza è enorme, il mercato libero costa 166% in più rispetto al tutelato.

Come effettuare il passaggio dal mercato libero al mercato tutelato

A partire da questi dati, sembra ovvio che la maggiore convenienza per l’utente domestico, in regime di mercato libero, sia il ritorno al mercato tutelato, anche soltanto per un anno (anche se non sono da escludersi, in futuro, nuove proroghe).

Come spiega Federico Formica de Larepubblica, per quanto concerne le bollette del gas, il passaggio è estremamente semplice. Tutti i fornitori, infatti, hanno l’autorizzazione a fornire il servizio di maggior tutela. A garantirlo sono soprattutto le società più importanti. Le operazioni da compiere sono poche. Innanzitutto, bisogna calcolare un mese di preavviso. Poi, occorre effettuare il recesso dalla propria offerta sul mercato libero e verificare se, recedere in anticipo, possa portare al pagamento di una penale. Dopodiché, il passaggio avviene in maniera automatica contattando il call center del fornitore.

[email protected]