Una buona notizia per le famiglie italiane: gli aumenti delle bollette del gas sarebbero dovuti essere del 70% e invece saranno molto più contenuti, si parla infatti del 5%. Si tratta comunque di aumenti, ma le cause di questa frenata nei prezzi della materia prima energetica sono estremamente variegate. Le temperature particolarmente miti hanno dato il loro contributo, anche se non è una buona notizia per il clima in generale e per il futuro del pianeta.

Poi, c’è la questione del calo della domanda da parte delle attività produttive, e anche questa non è una buona notizia perché su tutto il continente si parla sempre di più di una possibile recessione economica.

Cosa significa che le industrie comprano meno gas? Significa che abbassano la produzione, se abbassano la produzione significa che la domanda è in calo, se la domanda è in calo significa che molte attività produttive sono a rischio chiusura.

Insomma, la spirale della crisi economica sembra già attivarsi. Ma almeno le bollette del gas aumenteranno meno di quanto si temesse.

Una nota associazione a difesa dei consumatori stima la spesa degli italiani per le bollette del gas nel 2022

Qualora la bolletta del gas dovesse aumentare ‘soltanto’ del 5% a ottobre e questi prezzi dovessero essere confermati ogni mese fino alla fine dell’anno, una nota associazione a difesa dei consumatori ha stimato in 1.817 euro la spesa media per le famiglie italiane nel 2022. Si tratta ovviamente di tutti coloro che si trovano in regime di maggior tutela e non sul mercato libero.

La differenza rispetto al 2021 rimane notevole, nonostante gli aumenti fossero già iniziati alla fine dell’anno scorso. Il differenziale è di +632 euro in un anno, con aumenti complessivi del 53,3%. C’è poi un’ulteriore questione: complice l’inizio dell’inverno e/o problemi nelle forniture da paesi da cui importiamo il gas, i prezzi della materia prima potrebbero pure continuare a salire.

Cosa dovrebbe o potrebbe fare il governo Meloni per affrontare la crisi energetica e rilanciare l’economia italiana?

Il governo Meloni dinanzi alla sfida sulle bollette del gas e della luce

La situazione è la seguente. I prezzi della materia prima nelle bollette del gas sono in discesa dai 330 euro al Megawattora del mese di agosto agli attuali 100-125 euro. Sul mercato italiano, da cui l’Arera calcola il costo in bolletta, la media è scesa a 150 euro circa e l’ultima settimana di settembre si è attestato addirittura intorno ai 36,3 euro.

In questo modo, rispetto alle stime precedenti, i costi non saliranno del 70% ma ‘solo’ del 5%. Si tratta di una buona notizia anche per il governo Meloni che dovrà lavorare nella prossima Legge di Bilancio proprio sulle misure da finanziare o rifinanziare per sterilizzare ulteriori futuri aumenti.

Ci si chiede se si potrà nuovamente investire sull’azzeramento degli oneri generali di sistema o sul taglio del 5% dell’IVA sul gas. E, se per le attività produttive, potranno essere finanziati nuovamente i crediti di imposta per l’acquisto del gas.

La situazione non è semplice anche e soprattutto perché potrebbe arrivare una recessione economica che potrebbe dare il colpo di grazia all’economia nazionale.

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