Nel nostro paese da quando è scoppiato il conflitto tra Russia e Ucraina gli aumenti di ogni categoria sono stati all’ordine del giorno. Si è partiti con quelli della benzina e del gasolio fino ad arrivare ai generi alimentari e alla bolletta della luce. Quest’ultima, infatti, per chi ha un contratto con il mercato tutelato è salita del 59% ma poteva andare peggio senza un intervento straordinario dell’Arera.

I cittadini sono esasperati e da Londra è partita la campagna “don’t pay” che invita i cittadini a non pagare le bollette.

Anche in Italia il movimento si sta espandendo e l’obiettivo è quello di ottenere tante adesioni affinché le compagnie energetiche abbiano un ammanco di più di 300 milioni di introiti. Solo così  queste grandi aziende si potrebbero sedere a un tavolo e finirla con gli aumenti.

In Italia, intanto, si cercano modi per risparmiare visto il momento critico che stiamo vivendo, ci si chiede quindi se è meglio il mercato tutelato o quello libero. Ricordiamo che la fine di quello tutelato per le micromprese è previsto per il 31 dicembre prossimo. Confcommercio, però, si sta battendo affinché ci sia una nuova proroga. Per tutti i clienti domestici, invece, la data di abolizione ufficiale sarà quella del 1° gennaio 2024.

Mercato libero o tutelato: quale scegliere per risparmiare sulla bolletta della luce?

È meglio scegliere il mercato tutelato o quello libero si chiedono in tanti per risparmiare sulla bolletta della luce? Al momento si possono scegliere entrambi ma non per molto. Come detto, infatti, dal 1° gennaio 2024 si dovrà dire addio al mercato tutelato dell’elettricità mentre per quello del gas la fine sarà il 1° gennaio 2023, quindi tra pochi mesi, salvo imprevisti.

Ma qual è la differenza tra mercato tutelato e libero?

C’è ancora qualcuno che non conosce la differenza tra il mercato libero e quello tutelato. Nel caso si scelga quest’ultimo, la bolletta della luce si paga in base all’aggiornamento previsto ogni tre mesi dall’Arera.

Come tutti sapranno, l’ultima mazzata arrivata dal 1° ottobre è un rincaro del 59%.

Nel mercato libero, invece, si paga una tariffa negoziata con il fornitore. Prima si trovavano ottime offerte anche bloccate per uno/due anni mentre adesso, si lamentano in molti, le tariffe sono alte ovunque. Dopo la scadenza dell’offerta, infatti, numerosi cittadini si sono ritrovati a pagare bollette anche raddoppiate o triplicate. Il malumore è enorme e si cerca di capire come fare per avere condizioni più vantaggiose.

Quale conviene?

Una prima risposta sulla convenienza tra uno dei due mercati arriva proprio in queste ore da Confcommercio. Come già spiegato la Confederazione ha chiesto la proroga del mercato tutelato per le piccole imprese che terminerà il prossimo 31 dicembre. Gli aumenti delle materie prime, infatti, ha spiegato, sono molto alti e il prezzo medio delle offerte proposte dal mercato libero sono salite di parecchio rispetto allo scorso anno, anche del +78%. Il mercato tutelato, invece, sostiene Confcommercio “offre maggiori garanzie sui prezzi”. Anche Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale dei Consumatori è di quest’avviso e ha chiesto al Governo di intervenire quanto prima. Secondo i dati Istat (gli ultimi disponibili), ha aggiunto Dona, per l’elettricità una famiglia passa dal +57,3% del mercato tutelato al +135,9 del libero per cui la proroga non dovrebbe valere solo per le microimprese ma anche per i clienti domestici.

La situazione è drammatica per le famiglie già in difficoltà ma diventerà insostenibile per tutti se non si farà subito qualcosa per tamponarla. Senza interventi, sostengono gli analisti, questa fase potrebbe portare a un collasso di interi sistemi produttivi, a una maggiore povertà e inacerbire il disagio sociale.
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