Per il mese di novembre, la bolletta del gas aumenterà per chi ha un contratto in maggior tutela. Dopo il calo di ottobre (-12,9%), il prezzo della materia prima gas registrerà una crescita del 13,7% rispetto al mese scorso come ha comunicato l’Arera.

Natale amaro, quindi, per tantissimi italiani che tra tutti gli aumenti dell’ultimo periodo non sanno più come districarsi per risparmiare. La situazione è critica un po’ per tutti e il rischio è quello di non poter festeggiare un degno Natale.

I soldi sono pochi, si lamentano in molti, per cui è necessario tagliare delle spese.

E ora questa notizia di un nuovo aumento, arriva come una doccia fredda. Ma cosa ha determinato esattamente l’aumento e di quanto salirà la spesa che le famiglie dovranno sostenere?

Perché il gas è aumentato?

Il rincaro del prezzo del gas e di conseguenza della bolletta di novembre arriva a seguito dell’aggiornamento Arera, che come tutti sapranno adesso è mensile invece che trimestrale.

Per il mese appena trascorso, il prezzo della materia prima gas per clienti con contratto in condizioni di tutela, è fissato a 91,2 euro per megawattora contro i 78,05 euro per Mwh di ottobre. Significa che il prezzo di riferimento del gas per i clienti tipo è uguale a 122,41 centesimi per metro cubo (tasse incluse) per cui l’aumento rispetto al mese precedente è di 14,77 centesimi.

Si paga di più per queste voci

Per il mese di novembre, gli italiani con contratto con il mercato tutelato, dovranno pagare di più la bolletta del gas. La prima voce aumentata è quella della spesa relativa alla materia gas. Per essa, le famiglie pagheranno 102,14 centesimi con un aumento rispetto a ottobre del 16%. Questa voce, poi, incide più di tutte sul totale complessivo della fattura.

La spesa per la vendita al dettaglio, invece, resta la stessa e quindi 5,60 centesimi di euro.

Tale voce, però, influisce solo del 4,58% sulla bolletta totale contro l’83,44% della materia gas.

Anche i servizi per il trasporto e la gestione del contatore non hanno subito aumenti (restano a 24,84 centesimi) mentre le imposte sono passate da 22,44 a 23,15 centesimi. Queste ultime comprendono le accise, l’addizionale regionale e l’Iva.

Per l’Unione Nazionale Consumatori, questi rincari rappresenteranno una mazzata per i consumatori perché la bolletta del gas di novembre salirà del 13,7%. Marco Vignola, il responsabile dell’associazione del settore energia, parla di uno tsunami che si abbatterà su tantissime famiglie. Il problema di fondo è che già prima le bollette erano insostenibili da pagare e ora lo sarà ancora di più, per cui si rischia una catastrofe.

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