Non c’è pace per gli aumenti di bollette e spesa alimentare. Ormai l’inflazione è un dato di fatto e preoccupa sempre di più. I rincari delle bollette di luce e gas non lasciano scampo e si aspetta il postino come si attende l’inquisizione. Anche per la spesa la situazione è drammatica. I prodotti hanno prezzi sempre più alti e si spende di media molto di più rispetto a un tempo. Non è un caso sentire alcune persone lamentarsi di aver fatto la spesa e aver dovuto sborsare 70-80 euro per una sola busta.

Le previsioni per il Natale, periodo in cui si spende molto di più tra pranzi, regali, addobbi e spostamenti, rischia di diventare un periodo sottotono rispetto al passato.  A dirlo sono anche i dati Istat, riferiti alle vendite al dettaglio di ottobre, in cui si conferma che per il settore food c’è stata una decrescita.

Rincari e aumenti folli: si rischia la crisi dei consumi a Natale

Secondo Carlo Alberto Buttarelli, direttore Ufficio Studi e Relazioni con la Filiera di Federdistribuzione:

“I dati a valore delle vendite al dettaglio di settembre sono fortemente influenzati dall’impatto dell’inflazione, mentre i dati a volume indicano un significativo rallentamento in particolare per il settore food, in cui rileviamo un trend a progressivo compreso tra il -2 e il -3%”

A ottobre, viene quindi confermato un trend molto negativo, che non si vedeva dal 2013. Gli italiani sono sfiduciati per la situazione economica e anche per la difficoltà a risparmiare. Ormai il caro-vita è evidente, tra benzina, bollette, spesa e altri servizi necessari, in pochi riescono a mettere da parte qualcosa o comunque molto meno rispetto a prima.

In tanti rinunciano alle spese per addobbi e regali

Inflazione e caro-energia si faranno sentire anche in vista del Natale e condizioneranno molto le scelte di consumo.

Il timore è che gli italiani spenderanno meno, anche per costrizione. Secondo una recente rilevazione condotta da Ipsos per Federdistribuzione, almeno 3 persone su 5 si aspetta un Natale sottotono. Il 65% degli intervistati ha dichiarato che dovrà ridurre la spesa per gli addobbi e ornamenti, il 62% spenderà meno per fare regali destinati a parenti e amici e il 50% taglierà la spesa per i prodotti alimentari. Insomma, ad avere la peggio saranno in primis gli addobbi natalizi.

Gli italiani affossati dalla crisi e dai rincari preferiranno ridurli o non spendere affatto per acquistare alberi di Natale, palline e decorazioni. Una buona fetta, però, pensa che sarà costretta a rinunciare a qualche regalo. Ciò che accadrà a Natale potrebbe diventare significativo per il 2023. Si tema una vera e propria crisi dei consumi da gennaio e per questo il Governo dovrebbe dare priorità al sostegno delle imprese e delle famiglie secondo Butarelli. Al peggio non c’è mai fine.