La situazione dei blackout elettrici, provocati dall’ondata di caldo degli ultimi giorni e diffusi in tutta la penisola, ha raggiunto un livello drammatico a Catania. Nella città siciliana, il 23 luglio, si sono registrate temperature medie di 40 °C con punte di 47 °C nella provincia. Il caldo prolungato ha portato non solo al danneggiamento dei cavi elettrici sotterranei, con conseguenti blackout, ma anche all’interruzione della fornitura idrica in vari quartieri della città.

La società partecipata al 100% dal Comune, Sidra, che gestisce la rete idrica cittadina, ha annunciato che gli impianti di produzione si sono fermati a causa dell’interruzione della corrente elettrica.

Sidra ha anche annunciato che, al momento, non è semplice fare previsioni sul ripristino del servizio, in quanto tutto dipende dalla tenuta della rete elettrica.

La ragione dei blackout è dovuta a una sorta di tempesta perfetta: da un lato i cittadini usano in modo sempre più intensivo i condizionatori, creando sovraccarico, dall’altro le temperature elevatissime portano a danni diffusi nei cavi della rete elettrica sotterranea. Ma è possibile per il cittadino chiedere risarcimenti e indennizzi? In che situazione e come?

Caos sulla rete elettrica a causa del caldo torrido

L’associazione Consumerismo No Profit parla di allerta blackout elettrici, e le cronache degli ultimi giorni parlano costantemente di questi disservizi. Gli eventi più clamorosi si sono verificati un po’ ovunque sulla penisola. A Roma, ad esempio, un’interruzione dell’energia elettrica ha portato numerosi passeggeri a restare chiusi in metropolitana per mezz’ora, senza aria condizionata e senza linea telefonica. A Napoli, invece, sono molti giorni che i cavi elettrici sotterranei, a causa delle temperature altissime a livello dell’asfalto, vanno in tilt e in molto quartieri della città si susseguono blackout, con negozi costretti a chiudere in anticipo. Anche la capitale del Nord, Milano, nel solo mese di giugno ha visto circa 460 interruzioni di corrente.

Mentre a Palermo sono giorni che si stanno susseguendo blackout e interruzioni continue, che stanno mettendo in seria difficoltà il capoluogo. E infine c’è la situazione di Catania, con cui abbiamo aperto l’articolo.
I dati di e-Distribuzione mostrano come sia soprattutto la Sicilia a patire questa situazione con sospensioni delle forniture continue e ripetute su quasi tutto il territorio dell’isola.

Blackout elettrici a raffica a causa del caldo: quando e come chiedere i risarcimenti

Arriviamo al capitolo indennizzi e risarcimenti. La normativa prevede dal 2009 un sistema di rimborsi in bolletta per coloro che sono stati vittime di interruzioni non programmate e prolungate della fornitura di energia elettrica. Ma come funzionano i risarcimenti? Quando è possibile ottenerli?
I rimborsi scattano soltanto dopo 8 ore continuative di interruzione della fornitura di energia elettrica, nei comuni con più di 5mila abitanti, mentre in quelli con meno di 5mila abitanti dopo 12 ore. I risarcimenti vanno da un minimo di 30 euro fino a un massimo di 300 euro, questi ultimi nel caso di blackout della durata di tre giorni. Qualora le interruzioni siano dovute a eventi climatici, gli indennizzi sono a carico del Fondo Eventi Eccezionali, se invece la responsabilità è del distributore, sarà quest’ultimo a dover pagare.

I risarcimenti di qualunque entità essi siano sono automatici. È il distributore stesso che li eroga in bolletta entro il primo ciclo di fatturazione dopo 60 giorni dall’interruzione (i giorni salgono a 180 nel caso coinvolgano più di 2 milioni di utenti).

Il consumatore non deve effettuare alcuna richiesta e i rimborsi saranno presenti in bolletta sotto la voce: “Rimborso automatico per mancato rispetto dei livelli specifici di qualità definiti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, corrisposto in misura forfettizzata”. Da ricordare è che, in caso non si fosse in regola con il pagamento delle bollette, il distributore non è tenuto a versare il risarcimento.

Qualora vi sia un mancato accredito, il cittadino può effettuare richiesta direttamente al distributore con una domanda presentata entro sei mesi dall’interruzione. Il venditore valuterà la richiesta ed è tenuto a rispondere entro tre mesi, sia in caso di accettazione che in caso di diniego (motivato).

Qualora infine il blackout avesse prodotto dei danni concreti, è possibile effettuare reclamo al distributore o venditore. Il suggerimento, in quest’ultimo caso, è di affidarsi a un’associazione di consumatori.

In sintesi…

1. A causa del caldo torrido, dell’uso eccessivo di condizionatori e del surriscaldamento dei cavi della rete elettrica, i blackout sono all’ordine del giorno in tutta Italia. La Sicilia è la regione più colpita, la situazione a Catania è drammatica
2. È possibile ottenere risarcimenti a causa dei blackout, nell’ordine di una cifra compresa tra 30 euro e 300 euro, direttamente in bolletta. Le interruzioni devono essere superiori alle 8 ore nei comunque con più di 5mila abitanti, di 12 ore nei comuni con meno di 5mila abitanti
3. Per ottenere il rimborso bisogna essere in regola con i pagamenti delle bollette
4. Qualora il rimborso automatico non sia stato accreditato, si può farne richiesta al distributore o venditore, che è tenuto a rispondere.
5. In caso di danni concreti causati da blackout, è possibile richiedere indennizzi specifici.

[email protected]