Partecipare ad aste immobiliari può essere un’ottima opportunità per acquistare una casa a un prezzo conveniente. Tali tipologie di immobili provengono di solito da fallimenti, da prestiti o mutui non saldati. Per colpa della crisi si è notata proprio una crescita di queste offerte negli ultimi anni. Molti cittadini, infatti, non sono riusciti a onorare i debiti contratti per cui il creditore ipotecario ha potuto avviare la procedura di esecuzione ipotecaria al fine di recuperare il debito.

Sicuramente partecipare ad aste giudiziarie è conveniente ma, prima di cimentarsi in questa operazione è importante fare una valutazione attenta dei rischi e dei benefici.

Proprio per questo ci si potrebbe avvalere della consulenza di un professionista immobiliare o legale in modo da contare su di un’analisi più approfondita prima di prendere una decisione sull’acquisto.

Ma come funzionano esattamente le aste, che differenza c’è tra vendita con incanto e senza incanto?

Il funzionamento

Si possono acquistare case a un prezzo più basso con le aste immobiliari che solitamente si tengono presso i tribunali. Gli elementi principali di esse sono la perizia e l’ordinanza di vendita. La prima stabilisce il prezzo di base dell’immobile che è stabilito da un perito che è nominato da un giudice e contengono tutti i dati descrittivi della casa. La seconda, invece, definisce i termini e le condizioni.

Tra gli elementi essenziali c’è anche l’avviso dell’asta che è un documento pubblico nel quale sono indicate informazioni quali la data, l’ora dell’asta, il prezzo base, l’entità del rilancio minimo, il termine per presentare l’offerta e altri dettagli.

Come detto, tali aste non avvengono solo nei tribunali ma anche per via telematica. Esattamente mediante una piattaforma informatica realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato. In questo caso le aste prendono il nome di telematiche notarili. La vendita, poi, avviene presso il notaio che le bandisce o presso notai detti “banditori” che sono nominati dal giudice delle esecuzioni.

Aste immobiliari, un’occasione per acquistare casa: che differenza c’è tra vendita con incanto e senza incanto?

Possono partecipare alle aste immobiliari sia persone fisiche che giuridiche. È necessario però presentare la documentazione richiesta e versare un deposito cauzionale. Solitamente quest’ultimo è di importo pari al 10% del prezzo base dell’asta. Esso viene poi restituito qualora l’immobile non venga aggiudicato. Se invece si rinuncia all’immobile aggiudicato all’asta, il deposito non viene restituito.

Per chi non lo sapesse le aste prevedono due modalità che sono con e senza incanto. Solitamente si ricorre al primo quando l’immobile non viene assegnato nella prima fase. Per la seconda modalità, invece, bisogna presentare entro la scadenza fissata l’offerta di acquisto in busta chiusa presso la Cancelleria del Tribunale di competenza. Nella busta dovranno essere indicati ovviamente il prezzo, il modo in cui si vorrà pagare, il tempo e altri elementi utili alla valutazione della stessa offerta.

Se c’è asta con incanto, invece, gli acquirenti si presentano fisicamente o mediante un rappresentante nel luogo stabilito e fanno un’offerta pubblicamente. Chi bandisce l’asta di solito è un ufficiale giudiziario o un rappresentante designato che conduce la trattativa e accetta le offerte più alte. L’asta, poi, continua con le varie offerte incrementate fino a quando non si raggiunge quella più alta. Chi fa quest’ultima, quindi, si aggiudica l’immobile se ha accettato le condizioni di vendita stabilite.

In conclusione conviene acquistare case tramite aste immobiliari. Il prezzo infatti è mediamente inferiore del 20% rispetto al valore di mercato. Se poi l’immobile non viene assegnato durante la prima vendita, è indetta una seconda asta dopo qualche mese e c’è un ulteriore riduzione del prezzo.

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