In tutta Italia è allarme per scaffali dei supermercati vuoti e per la spesa razionata. Il tutto accade mentre la Commissione di garanzia degli scioperi ha bocciato lo stop dell’autotrasporto italiano proclamato per domani. Il motivo è che manca il preavviso minimo di 25 giorni. Ecco ulteriori dettagli.

Allarme scaffali supermercati vuoti e spesa razionata, revocato intanto lo sciopero di domani

Deve esserci l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione. Con queste motivazioni, la Commissione di garanzia degli scioperi ha bocciato quello degli autotrasportatori di domani.

L’annuncio della protesta nei giorni scorsi aveva fatto temere che ci fosse il blocco delle merci e soprattutto dei generi alimentari. Ecco perché nelle ultime ore c’è stata una corsa ai supermercati per accaparrarsi prodotti come pasta, farina, olio e carburante. La conseguenza di ciò? Scaffali vuoti ai supermercati e l’introduzione da parte di questi ultimi di spesa razionata.
Il rischio di trovare scaffali vuoti, però, non è reale riassicura la Federdistribuzione in quanto al momento non si ravvisano criticità. I cittadini però stanno prendendo d’assalto i punti vendita uscendo da essi con carrelli stracolmi di bottiglie di olio e prodotti non deperibili (ad esempio a Firenze). Per questo la Unicoop di tale città ha dovuto mettere un tetto massimo per l’acquisto: 4 confezioni di olio per ogni scontrino. La situazione non è diversa nelle altre città d’Italia come all’Eurospin di Vallecrosia in provincia di Imperia dove dal 10 marzo si possono acquistare solo 5 bottiglie di olio di semi di girasole per scontrino. Inoltre 2 pezzi da un litro di semi di mais.

L’allarme per gli scaffali vuoti ai supermercati

La situazione è critica anche a Napoli dove nei giorni scorsi è partita la corsa per accaparrarsi scorte alimentari prima di nuovi rincari. Le persone non temevano solo prezzi più alti a causa della guerra ma anche per un possibile razionamento per lo sciopero degli autotrasportatori che però è stato revocato.

Anche in tale città, quindi, è scattato il numero massimo di prodotti da poter acquistare come da Dodeca. In tale supermercato ad esempio non è possibile acquistare più di 5 litri di olio di semi/oliva e massimo 5 chili di farina. Stesso problema anche al supermarket Metro di Bevera, in Liguria
Anche nei punti vendita della Coop.fi come a Caserta c’è un limite all’acquisto di 4 pezzi per carta socio per olio di semi di girasole, farina e zucchero. E non solo la Coop ma anche altri supermercati hanno messo un tetto massimo di prodotti acquistabili e ultimo in ordine di tempo anche Lidl. Pare infatti che anche tale catena si stia organizzando per il razionamento dei prodotti con 3 al massimo dei più richiesti per ogni cliente (olio semi/oliva, carta igienica, farina, omogeinizzati).
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