Chi ha del denaro depositato sul conto si sta chiedendo, soprattutto in un periodo come questo con l’inflazione alle stelle, che strumento di investimento scegliere e il buono fruttifero postale 3 anni Plus può rivelarsi la soluzione ideale, soprattutto per investimenti di pochi anni.

L’inflazione, come tutti sapranno, è la crescita dei prodotti che si consumano ogni giorno. Tale aumento fa abbassare di conseguenza il valore reale dei risparmi depositati sul proprio conto corrente. Significa che se si tiene del denaro fermo nel tempo, nel futuro con gli stessi soldi si potranno avere meno servizi e prodotti rispetto ad oggi.

Ed è proprio per questo che gli esperti consigliano di non lasciare le somme parcheggiate sul conto.

Il buono fruttifero postale che dura 3 anni

I buoni fruttiferi postali sono prodotti di risparmio/investimento sicuri. Sono garantiti infatti dallo Stato Italiano, collocati sul mercato da Poste ed emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Piacciono e sono sempre piaciuti perché non hanno costi, né per il rimborso e nemmeno per la sottoscrizione, eccetto gli oneri di natura fiscale. In più offrono una tassazione agevolata sugli interessi del 12,50% e per la successione non si paga l’imposta.

Ce ne sono di vari tipi come il Rinnova che dura 6 anni e offre un tasso lordo alla fine del periodo del 3,25% o il 3×2 che dopo 6 anni offre un rendimento fino al 2% o ancora il 4×4 che offre un tasso di interesse fino al 3%.

Il 3 anni Plus, però, è il buono fruttifero postale che dura di meno. Non offre sicuramente rendimenti stellari ma almeno darà un piccolo guadagno a differenza del conto corrente i cui tassi sono praticamente nulli.

Come funziona

Il buono fruttifero postale 3 Anni Plus di Poste Italiane dura 3 anni e alla scadenza offre un tasso di interesse annuo lordo dell’1,50%. Questa tipologia di titolo si può sottoscrivere direttamente online se si ha un libretto Smart o un conto corrente BancoPosta abilitati ai servizi dispositivi online.

Inoltre si può sottoscrivere mediante app BancoPosta o presso l’ufficio postale. In quest’ultimo luogo verrà chiesto il codice fiscale e il proprio documento di identità in corso di validità. La sottoscrizione, poi, potrà avvenire per importi uguali a 50 euro e multiplo di questa cifra.

Il rimborso del buono fruttifero postale su indicato, poi, potrà avvenire in ogni momento. Prima dei tre anni, però, si avrà diritto soltanto alla restituzione del capitale investito mentre per gli interessi maturati si dovranno attendere tre anni.

Poste Italiane ricorda infine che tutti i buoni fruttiferi postali diventeranno infruttiferi dal giorno successivo alla scadenza. Vuol dire che non produrranno più interessi. Dopo dieci anni dalla scadenza, poi, andranno in prescrizione. Se si verificherà ciò, attenzione perché si perderà sia la cifra investita che gli interessi nel frattempo maturati.

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