Rimborso 730 assente nella busta paga di luglio dipendenti privati: da cosa dipende? | La Redazione risponde

Perché può capitare anche ai dipendenti privati di non trovare nel cedolino di luglio 2017 il rimborso del 730?
7 anni fa
2 minuti di lettura
Modello 730 2018

Sono molti gli utenti che ci scrivono riguardo a ritardi sul rimborso del 730 sulla busta paga di luglio, e proprio per questo, prendendo come spunto 3 delle tante mail che ci sono pervenute, cercheremo di rispondere in modo esauriente a chi si sta preoccupando di non aver ricevuto il conguaglio Irpef nel cedolino di luglio.

Gentilissima Patrizia,

ho letto il tuo articolo sui dipendenti pubblici…. ma anche nel mio cedolino da dipendente privato non c’è il rimborso ! ! 

Dato che sono a casa perché l’attuale rapporto di lavoro finisce a fine settembre, sono alquanto preoccupato.

Devo contattare la mia ditta o ci sono indicazioni ufficiali che quest’anno può essere posticipato ? 

Grazie 

Cordialmente

Mario

 

Salve, ho visto il suo articolo per il rimborso del 730 non erogato in busta paga per i dipendenti della PA.
Che lei sappia vale anche per i dipendenti privati? Perché io in busta paga non l’ho ricevuto, mentre invece i miei colleghi si.
Potrebbe essere che mi arriva ad agosto? È inferiore ai 4000€…
Grazie mille

Paolo

 

Salve,

Ogni volta che prendo la busta paga di luglio percepisco il recupero del 730, ma questo anno non mi e arrivato. Il mio commercialista mi ha detto che lo prenderò1 ad agosto, e normale? Sono lavoratore dipendente.

Grazie 

Cristian

 

Il problema dell’assenza del rimborso del 730 sul cedolino di luglio, come possiamo constatare, non riguarda soltanto i dipendenti della pubblica amministrazione, ma anche quelli privati.

Una delle motivazioni dei ritardi del rimborso Irpef per il 730 2017 lo ha chiaramente spiegato l’Agenzia delle Entrate con una risposta resa a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare n.42/E del 5 agosto 2011 e non a titolo di interpello ordinario ai sensi dell’art.11 della legge n.212 del 2000.

Qualora il datore non percepisca il 730/4 e non può inserire in busta paga il rimborso spettante ai dipendenti, non avendogli l’amministrazione centrale notificato i relativi rimborsi (o addebiti).

E’, quindi, necessario verificare che, come sostituto, sia stato correttamente e per tempo inviato il modello CSO, oppure sia stato compilato correttamente il quadro CT della CU.

Un altro motivo di eventuali ritardi, invece, può essere dovuto dai controlli predisposti dall’Agenzia delle Entrate sui singoli modelli inviati. A partire dal 2017, infatti, è possibile il blocco del rimborso Irpef nella busta paga di luglio qualora si verifichino determinate condizioni: se il rimborso supera i 4000 euro oppure quando il rimborso che risulta dal 730 presentato superi quello identificato dall’Agenzia nel modello precompilato. Questo significa che chiunque abbia apportato modifiche al 730 precompilato redatto dall’Agenzia delle Entrate è a rischio di blocco del rimborso?

Non sono escusi dall’eventuale blocco i contribuenti che hanno presentato il 730 precompilato, seppur con modifiche ed integrazioni, tramite Caf o professionista abilitato che hanno apposto il sigillo di conformità alla dichiarazione stessa, diventando, a loro volta, i soggetti di eventuali verifiche.

Riguardano, quindi, il blocco, soltanto i contribuenti che hanno inviato il modello 730 precompilato con modifiche e integrazioni in autonomia, dunque il consiglio che possiamo darvi, per capire se il ritardo dipende da eventuali controlli o problemi con il 730/4 del datore di lavoro, è di recarsi sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate per verificare lo stato della propria dichiarazione dei redditi: se risulta “Elaborata” potete, quindi stare tranquilli, il rimborso arriverà a breve salvo, poi eventuali controlli posteriori dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbero richiedervi quanto percepito indebitamente se si trovassero delle discrepanze.

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