Uno dei problemi di applicazione del reddito di cittadinanza è il paletto che impone a chi viene assunto anche per un solo mese o con contratto stagionale, di segnalare la variazione reddituale. Situazione che, spesso, porterebbe alla perdita del sussidio anche per lavori brevi. Ecco perché è stata segnalata nell’estate 2019 la crisi dei contratti stagionali. I beneficiari del sussidio avevano infatti il timore che accettare questo lavoro di breve durata potesse farli decadere dal RdC, possibilità in effetti più che concreta.
Il Governo sta lavorando per rendere più flessibile questo paletto. Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha confermato la volontà dell’esecutivo di sciogliere questo nodo. A spiegare la novità è intervenuto anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: “un miglioramento ci è stato chiesto sul reddito, relativamente alla possibilità di interromperlo per il lavoratore che ha un rapporto di lavoro temporaneo, al massimo di tre mesi. Poi riprenderebbe il reddito. Sarebbe un incentivo a far accettare un lavoro anche se breve“. Lo conferma anche il numero di quesiti che ci giunge in redazione proprio da parte di utenti che chiedono come fare per non perdere il reddito di cittadinanza per un contratto che non supera i tre mesi.
Nel frattempo la concentrazione del governo è focalizzata anche sulla cd fase 2 del programma: il potenziamento dei centri per l’impiego e della figura dei navigator. La possibilità di sospensione del sussidio per un periodo massimo di tre mesi potrebbe agevolare anche questa fase della misura. Ricordiamo infatti che il sussidio decade dopo il rifiuto della seconda offerta di lavoro. Con questa possibilità i titolari del Reddito di Cittadinanza saranno più stimolati ad accettare anche offerte di lavoro temporanee.
La speranza è anche che questa misura servirà a ridurre i casi di lavoro in nero. Secondo i dati raccolti da Demoskopika nelle regioni in cui il numero di domande del reddito di cittadinanza è stato più alto, anche il lavoro irregolare ha fatto registrare dei picchi.