Pensioni d’oro: ecco chi sono i 30mila intoccabili con previdenza privilegiata

30mila pensioni d'oro che oscillano tra i 40mila e i 200mila euro l'anno, ecco chi sono i pensionati non toccati dalle riforme.
9 anni fa
2 minuti di lettura

Anche se negli ultimi 25 anni la previdenza ha tagliato gli assegni dei comuni mortali ci sono categoria che, grazie alla politica, sono state tenute al riparo dalle diminuzioni degli importi delle proprie pensioni d’oro, importi che oscillano tra i 40mila e i 200mila euro l’anno.   I privilegi delle pensioni d’oro, che in Italia sono circa 30mila, rappresentano un mondo a parte rispetto alla previdenza dei comuni lavoratori. Proprio grazie agli interventi della politica, infatti, queste pensioni privilegiate sono state tenute al riparo da qualsiasi intervento.

  Chi sono coloro che percepiscono le pensioni d’oro che in alcuni casi sono ipocritamente definite “vitalizi” e di cui non si sa assolutamente nulla se non gli importi da capogiro?   Di queste pensioni si sa poco o nulla se non che sono costruite su regole di favore nei confronti di pochi anche se da 12 anni esiste una legge che imporrebbe la conoscenza di tutti i dati relativi a queste prestazioni.   La legge non viene applicata e non si trova il modo di farla rispettare perchè gli organi costituzionali invocano l’autoachia, ovvero la prerogativa del Parlamento di risolvere attraverso organi interni le controversie insorte con i propri dipendenti. L’autoachia rientra nel concetto dell’autonomia delle Camere e il suo obiettivo principale è quello di salvaguardare il Parlamento da ingerenze esterne. [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Pensioni d’oro con importi fino a 200mila euro annui intoccabili dale riforme[/tweet_box] A cercare di censire il paradiso delle pensioni d’oro ci ha provato il “bilancio del sistema previdenziale italiano” appena diffuso dal centro studi Itinerari presieduto da Alberto Brambilla che, anche dopo la chiusura del centro nel 2012, ha continuato a produrre il rapporto annuale nella cui ultima edizione ha inserito un capito speciale dedicato a quello che viene definito “l’altro sistema previdenziale”, ovvero quello che si sottrae a tutte le riforme, quello delle pensioni d’oro.
  Nel rapporto si sottolinea che reperire i dati è molto difficile e non si sa quanti sono i contributi pagati, quante sono le pensioni erogate e per quali importi. Nella prossima pagina vedremo a chi spettano queste pensioni d’oro e a quanto ammontano.

Lascia un commento

Your email address will not be published.