Da gennaio 2023 le pensioni di invalidità salgono a 314 euro al mese per tutti

Aumenti in arrivo per le pensioni di invalidità a partire da gennaio 2023. Tutti gli importi aggiornati in base all’inflazione 2022.
2 anni fa
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Aumenti in arrivo anche per pensioni di invalidità. O meglio, per gli assegni di invalidità, poiché non si tratta di una vera e propria pensione, ma di una prestazione economica di natura assistenziale erogata dall’Inps.

Da gennaio 2023 gli importi saranno aggiornati e adeguati in base al costo della vita rilevato nel 2022. In altre parole, in base all’inflazione che, come noto, è esplosa in maniera dirompente come non avveniva da 40 anni a questa parte.

Pensioni di invalidità salgono a 314 euro da gennaio 2023

Per effetto della perequazione automatica, gli assegni di tutte le prestazioni pensionistiche saranno incrementati del 7,3% come previsto dal decreto legge recentemente firmato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Ne consegue che la pensione di invalidità civile che oggi vale 292,55 euro al mese, salirà a 313,91 euro al mese. Incremento che non è definitivo, ma suscettibile di ulteriori variazioni in base ai dati definitivi dell’inflazione che saranno elaborati nella prossima primavera dall’Istat. Per cui seguiranno altri piccoli conguagli a partire da gennaio 2024.

Sulla scorta di tale adeguamento saranno aggiornati, sempre a partire dal 1 gennaio 2023, anche i limiti di reddito individuali consentiti per mantenere la pensione di invalidità. Si passerà con ogni probabilità da 5.015 euro a 5.381 euro circa all’anno per coloro di età compresa fra i 18 e 67 anni con una riduzione della capacità lavorativa tra il 74 e il 99%.

Qualora tale limite fosse superato, anche solo temporaneamente, il beneficiario è tenuto a segnalarlo all’Inps che provvederà alla sospensione dei pagamenti. Diversamente, l’Istituto incrociando annualmente i dati di reddito con l’Anagrafe Tributaria agirà d’ufficio recuperando anche gli arretrati indebitamente corrisposti.

Gli altri aumenti previsti

Sulla scorta di tali dati inflattivi riferiti al 2022, aumenteranno anche gli importi delle altre prestazioni assistenziali erogate dall’Inps a favore degli invalidi. L’incremento a 314 euro al mese varrà così anche per le pensioni di invalidità ai ciechi civili parziali, ai sordi e agli invalidi civili totali.

Per i ciechi assoluti non ricoverati, l’assegno mensile passerà da 316,38 euro a 339,50 euro al mese. L’indennità di accompagnamento per i ciechi civili assoluti salirà anch’essa da 946,80 euro a 1.016 euro al mese. Così come l’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili totali che salirà da 524,16 euro a 562,42 euro al mese.

Sale anche l’indennità di comunicazione (da 259,75 euro a 278.71 al mese) e l’indennità per ciechi ipovedenti (da 259,75 euro a 231.07 al mese). Anche l’importo dell’assegno sociale passerà da 268,28 euro a 287,86 euro al mese.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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