Pensioni 2025, ecco come arrivare a 1.000. 1.500 o 2.000 euro al mese, i nuovi calcoli da fare

Pensioni 2025 e guida al calcolo, cosa cambia e come arrivare a 1.000. 1.500 o 2.000 euro al mese a partire da gennaio prossimo.
1 settimana fa
3 minuti di lettura
Pensioni 2025, ecco come arrivare a 1.000. 1.500 o 2.000 euro al mese, i nuovi calcoli da fare
Foto © Pixabay

Quando si parla di pensioni, è importante sia riuscire ad accedervi il prima possibile, completando i requisiti previsti, sia ottenere un trattamento dignitoso. Oggi molti pensionati ricevono assegni piuttosto bassi, tanto che a stento riescono a vivere una vita dignitosa. Le regole di calcolo delle pensioni sono molto particolari. Ma ormai quasi tutte le pensioni sono a calcolo contributivo e, anche quelle a calcolo misto, hanno nella parte contributiva quella maggioritaria. E il calcolo della pensione diventa più semplice.

Va detto, però, che man mano che passano gli anni, il calcolo delle pensioni diventa sempre più sfavorevole.

Lo dimostra il recente adeguamento dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo in pensione, un aggiornamento che sarà in vigore per le pensioni liquidate a partire dal primo gennaio 2025. In base a queste novità, sulle pensioni 2025 ecco come arrivare a 1.000, 1.500 o 2.000 euro al mese.

Pensioni 2025, ecco come arrivare a 1.000, 1.500 o 2.000 euro al mese: i nuovi calcoli da fare

Le pensioni 2025 saranno meno favorevoli delle pensioni 2024 o precedenti. Questo perché ormai è ufficiale il cambio dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo in pensioni. Le pensioni liquidate nel prossimo biennio, cioè per gli anni 2025 e 2026, saranno meno ricche di quelle liquidate negli anni 2023 e 2024.

E parliamo di pensioni per contribuenti a parità di età di uscita, contributi versati e montante contributivo accumulato. Proprio alla luce di tutto questo, per le pensioni 2025 ecco come arrivare a 1.000, 1.500 o 2.000 euro al mese, cifre che fino ad oggi erano più facili da raggiungere.

Il motivo dell’inasprimento dei coefficienti deriva dal fatto che la vita media della popolazione è in salita. Ed ogni volta che l’aspettativa di vita sale, l’impatto sulle pensioni è negativo. Perché aumentano i requisiti per ottenere le pensioni, con i famosi scatti dell’età pensionabile relativi alla stima di vita degli italiani, in modo tale da accorciare il periodo di pagamento di una pensione ad un contribuente che vive più a lungo.

E perché vengono tagliati i coefficienti, in modo tale da abbassare l’importo di una pensione che lo Stato rischia, alla luce dell’aumento della vita media degli italiani, di pagare per più anni.

La guida al calcolo delle pensioni con i nuovi coefficienti

Nel 2025 i coefficienti di trasformazione del montante in pensione sono cambiati in negativo. Come sempre, i coefficienti variano in base all’età di uscita e sono via via migliori quanto più in età avanzata si lascia il lavoro. Ma come si fa, sulle pensioni 2025, ad arrivare a 1.000, 1.500 o 2.000 euro al mese in base ai nuovi coefficienti?

Per arrivare a una pensione da 1.000 euro al mese a 67 anni di età con 20 anni di contributi, cioè per arrivare alla pensione di vecchiaia con calcolo tutto contributivo, servono circa 232.000 euro di contributi versati (coefficiente 5,608%). Quando invece fino al 2024 ne sarebbero serviti poco più di 227.000 euro (coefficiente 5,723%).

Per chi invece esce a 64 anni nel 2024, in base al coefficiente 5,184%, per arrivare a 1.000 euro servirebbe un montante di circa 252.000 euro. Invece, sempre per arrivare a 1.000 euro di pensione, il montante nel 2025 con il coefficiente 5,088% dovrebbe essere di circa 256.000 euro.

Per arrivare a pensioni più elevate, magari da 1.500 o 2.000 euro al mese, servono montanti più elevati naturalmente. Così, nel 2024, per una pensione da 1.500 euro al mese a 67 anni, il montante dovrebbe essere poco inferiore a 345.000 euro. Per una pensione da 2.000 euro al mese si supera la soglia di 445.000 euro di montante.

Per forza di cose, per quanto detto prima, nel 2025 serviranno montanti ancora più alti. Quasi 480.000 euro di montante per ottenere una pensione a 67 anni da 2.000 euro al mese.

Cosa succede alle pensioni 2025

Come abbiamo detto in premessa, importante è l’importo della pensione ma importante è pure il diritto alla pensione che va maturato.

Per le pensioni contributive ci sono dei difetti normativi che minano questo diritto. Per esempio, ci sono degli importi minimi da raggiungere sia per le pensioni anticipate contributive che per le pensioni di vecchiaia.

A 64 anni di età serve arrivare a una prestazione pari a 3 volte l’assegno sociale. Oppure pari a 2,8 o 2,6 volte lo stesso assegno sociale, ma solo se l’interessata è una donna che ha avuto figli.

Per le pensioni di vecchiaia a 67 anni, che sono quelle degli esempi prima riportati come calcolo delle prestazioni, nel sistema contributivo è necessario arrivare a un importo non inferiore all’assegno sociale. Dal momento che l’assegno sociale è pari a circa 534 euro al mese oggi, e diventerà pari a circa 540 euro al mese dal 2025, grandi problemi non ce ne sono.

Invece, per le pensioni anticipate contributive, dal momento che servono pensioni abbastanza alte per poter accedere, il fatto che il calcolo della pensione è meno favorevole rischia di escludere dalla stessa pensione molti lavoratori. Perché una pensione pari a 3 volte l’assegno sociale è una pensione non inferiore a circa 1.620 euro al mese.

E come abbiamo visto prima, per arrivare a una pensione da 1.500 euro al mese nel 2025 a 67 anni serve un montante di oltre 340.000 euro. Non facile da raggiungere se i contributi versati sono pari a 20 anni o poco superiori.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Pensioni anticipate mai più prima dei 64 anni, ecco perché
Articolo precedente

Come andare in pensione evitando tagli e penalizzazioni, ecco come non fare errori

Addio alle cartelle esattoriali ma anche ai rimborsi del 730, le novità della riscossione
Articolo seguente

Addio alle cartelle esattoriali ma anche ai rimborsi del 730, le novità della riscossione