Pensione oltre i 67 anni dal 2027? Tutto si decide a luglio

La verità sull’aumento dell’età pensione dal 2027 arriverà solo a luglio con i dati definitivi Istat. Ecco lo scenario possibile.
1 mese fa
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pensione prima
Foto © Investireoggi

Nel panorama previdenziale italiano si profila un’importante evoluzione a partire dal 2027. L’elemento chiave di questo cambiamento è il collegamento tra l’età pensionabile e l’aumento della speranza di vita, una variabile aggiornata periodicamente dall’Istat. Il nuovo scenario che si delinea comporterà un lieve innalzamento dei requisiti per l’accesso alla pensione, sia per la vecchiaia che per l’uscita anticipata. Tuttavia, il quadro non è ancora definitivo e sarà oggetto di valutazioni politiche nei prossimi mesi.

Pensione dal 2027: l’Istat e l’aggiornamento della speranza di vita

A luglio l’Istituto Nazionale di Statistica diffonderà i dati definitivi sull’incremento dell’aspettativa di vita, elemento su cui si fonda la revisione dei requisiti anagrafici per il pensionamento.

La previsione attuale, basata sui dati provvisori già comunicati, indica un aumento di circa tre mesi nella speranza di vita. Questo aggiornamento avrà un impatto diretto sulla soglia di età richiesta per accedere alle prestazioni previdenziali.

Durante il Forum Pa, il presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli ha ribadito che, in assenza di interventi legislativi, l’adeguamento dei requisiti per la pensione dal 2027 sarà automatico, in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente.

L’automatismo dell’adeguamento pensionistico

La normativa attuale stabilisce che l’età per accedere alla pensione debba essere aggiornata con cadenza biennale, in base ai dati sulla longevità elaborati dall’Istat. Il compito di recepire tali aggiornamenti spetta al Ministero dell’Economia, che formalizza l’adeguamento attraverso un decreto.

Nel dettaglio, se verrà confermato l’incremento di tre mesi nella speranza di vita, dal 2027 l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerà da 67 anni a 67 anni e 3 mesi.

Contestualmente, anche l’accesso alla pensione anticipata ordinaria richiederà un maggior numero di mesi di contribuzione. Si prevede un innalzamento dei requisiti a 43 anni e un mese per gli uomini e 42 anni e un mese per le donne.

Le possibili decisioni del Parlamento

Sebbene il meccanismo di aggiornamento sia definito dalla legge, il Parlamento mantiene la facoltà di intervenire e sospendere l’adeguamento previsto. Già in passato, misure simili sono state oggetto di dibattiti e, in alcuni casi, di provvedimenti volti a evitare l’aumento automatico dei requisiti anagrafici e contributivi.

Attualmente, si registra l’attenzione da parte di alcune forze politiche, in particolare la Lega, che ha espresso l’intenzione di valutare un possibile congelamento delle modifiche previste per la pensione dal 2027. Tuttavia, non è ancora chiaro se un eventuale blocco riguarderà esclusivamente l’età di vecchiaia oppure se si estenderà anche alle altre modalità di accesso alla pensione.

Pensione oltre 67 anni dal 2027? Implicazioni per i futuri pensionati

L’innalzamento dell’età pensionabile e dei requisiti contributivi, per quanto contenuto, rappresenta un elemento di rilievo per chi si avvicina alla fine della carriera lavorativa. L’aumento di tre mesi potrebbe sembrare marginale, ma per molti lavoratori significa posticipare il pensionamento o dover contribuire per un periodo più lungo.

Nel contesto della pensione dal 2027, questo aggiornamento interessa tutti coloro che, in base alla propria età e storia contributiva, si troveranno prossimi ai nuovi limiti.

In particolare, saranno coinvolti lavoratori dipendenti, autonomi, e coloro che avevano pianificato l’uscita dal mondo del lavoro in base ai requisiti attualmente in vigore.

Il dibattito politico e le prospettive future

L’eventuale decisione di sospendere l’aumento dei requisiti per la pensione dal 2027 dipenderà dall’equilibrio tra sostenibilità economica del sistema previdenziale e istanze sociali. L’incremento dell’aspettativa di vita è un indicatore di benessere collettivo. Ma al contempo pone sfide complesse per la finanza pubblica, specie in un contesto demografico in cui la popolazione attiva tende a ridursi.

Il Parlamento si troverà a dover bilanciare queste esigenze. Da un lato, la necessità di contenere la spesa previdenziale; dall’altro, la volontà di non penalizzare eccessivamente i lavoratori prossimi al pensionamento. In questo scenario, la possibilità di congelare l’aumento previsto potrebbe rappresentare una soluzione temporanea, ma non risolutiva delle criticità strutturali del sistema.

Riassumendo

  • Dal 2027 età pensionabile aumenterebbe di tre mesi in base alla speranza di vita.
  • L’Istat confermerà a luglio l’incremento della longevità che determina l’aumento.
  • Età pensione vecchiaia sarebbe 67 anni e 3 mesi, salvo interventi legislativi.
  • Pensione anticipata richiederebbe 43 anni e 1 mese di contributi per gli uomini.
  • La Lega valuta il congelamento dell’aumento, ma non c’è decisione definitiva.
  • Cambiamenti influenzano sostenibilità del sistema e pianificazione previdenziale dei lavoratori.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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