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Oggi: 06 Dic, 2025

Pensione anticipata più facile adesso, ecco tutti i perché

Ecco perché adesso andare a prendere una pensione anticipata diventa leggermente più facile dopo la pronuncia della Cassazione.
4 settimane fa
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pensione anticipata
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Diventa più facile andare in pensione anticipata adesso per via di alcune decisioni dei giudici che hanno reso più facile completare i requisiti richiesti per determinate misure. Infatti, una recente sentenza della Cassazione estende la possibilità di utilizzare i contributi figurativi per le pensioni anticipate ordinarie. Qualcuno obietterà sul fatto che da sempre i contributi figurativi sono stati considerati utili alle pensioni in Italia. Ma non sempre questa considerazione è giusta, perché per le pensioni anticipate che prevedono carriere superiori a 40 anni di versamenti spesso ci sono stati contributivi figurativi che non erano validi per raggiungere il diritto alla pensione. Questo in virtù di una interpretazione troppo restrittiva della norma da parte dell’INPS.

Almeno stando alla decisione della Cassazione che in parole povere adesso favorisce le pensioni.

Pensione anticipata più facile adesso, ecco tutti i perché

 

C’è un requisito che molti contribuenti non considerano quando si tratta di verificare il loro diritto alla pensione anticipata ordinaria. La misura è nota per essere una delle poche che consentono il pensionamento senza alcun limite di età da centrare. In pratica, si tratta di una prestazione che si può ottenere a prescindere dall’anagrafica del diretto interessato. C’è solo il requisito contributivo da centrare. Certo, come vedremo, essendo un requisito piuttosto rilevante da raggiungere, rende il pensionamento molto complicato ad una età piuttosto giovane. Imponendo agli interessati la necessità di vantare una carriera non solo lunga e continua, ma anche iniziata molto presto. A maggior ragione se consideriamo il requisito contributivo aggiuntivo che spesso l’INPS, come adesso vedremo ha deciso la Cassazione, interpreta in maniera rigida e restrittiva.

Per le pensioni anticipate contributive niente figurativi

Per le pensioni anticipate contributive si deve completare innanzitutto il requisito dei 42 anni e 10 mesi di versamenti. Ma questo per gli uomini, perché per le donne si può andare in pensione con 41 anni e 10 mesi di versamenti. Ma di queste carriere abbastanza lunghe, c’è da considerare il fatto che ben 35 anni devono essere, secondo le norme e l’interpretazione dell’Istituto, privi di contributi figurativi da disoccupazione e malattia. In parole povere se non si raggiungono i 35 anni di contributi effettivi, anche arrivando tutto compreso a 42,10 anni di versamenti, in pensione anticipata non ci si può andare. O meglio, non ci si poteva andare visto che adesso la Cassazione stabilisce un dietrofront.

Cosa hanno deciso adesso i giudici della Cassazione

Per la pensione anticipata, da oggi ci vai prima, così titolano diversi organi di stampa. E fanno riferimento ad una recente pronuncia degli ermellini della Corte di Cassazione che allarga l’uso dei contributi figurativi non solo come validità per il calcolo delle pensioni anticipate ordinarie, ma anche come raggiungimento del diritto alla pensione. Tutto nasce dalle regole sulla pensione anticipata previste dalla riforma Fornero, che, interpretare rigidamente dall’INPS negavano la pensione a tanti contribuenti.

Infatti, la Cassazione ha emanato l’ordinanza numero 27910 il 20 ottobre 2025 ed ha stabilito che i contributi figurativi devono essere considerati utili come requisiti per la pensione anticipata prevista dalla legge numero 214 del 2011, cioè dalla riforma Fornero, non solo per centrare i 42,10 anni di versamenti, ma anche per raggiungere il tetto dei 35 anni effettivi.

Per le pensioni anticipate si aprono maggiori possibilità

Secondo i giudici adesso anche i contributi figurativi per malattia, disoccupazione e infortunio devono essere considerati validi sempre, non solo per l’anzianità contributiva complessiva, ma anche per quella effettiva. Il problema che ha riscontrato la Cassazione è che l’INPS da sempre interpreta la norma estendendo il principio che si usa per le pensioni anticipate contributive a quelle ordinarie.

Per le pensioni anticipate contributive previste dalla riforma Fornero, infatti, si deve arrivare almeno a 64 anni di età unitamente a 20 anni di contributi. Ma questi 20 anni devono essere effettivi perché non prevedono l’utilizzo della contribuzione figurativa. Una cosa che invece non deve valere adesso per le pensioni anticipate ordinarie.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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