Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Pensione anticipata o pensione più alta, il governo ti aiuta: rottamazione in arrivo

Ecco come riuscire a prendere una pensione più alta o anticipata sfruttando alcuni contributi che sono diventati cartelle esattoriali.
5 mesi fa
3 minuti di lettura
Con che età e quanti contributi si può andare in pensione nel 2026?
Foto © Investireoggi

A prima vista, cartelle esattoriali, condoni, sanatorie e rottamazioni non sembrano avere nulla a che fare con le pensioni. E in effetti, tra loro, non esistono legami diretti, se non fosse per un dettaglio tutt’altro che trascurabile: alcune cartelle esattoriali riguardano i contributi INPS. Ecco perché, quando si pagano cartelle che includono contributi previdenziali non versati, gli effetti sulle pensioni possono essere concreti e rilevanti. Si possono infatti creare scenari particolari, che possono portare a una pensione più alta o persino a una pensione anticipata.

Pensione anticipata o pensione più alta: il governo ti aiuta con la rottamazione in arrivo

Molti contribuenti italiani hanno cartelle esattoriali pendenti.

Si tratta di debiti verso le Regioni, i Comuni, lo Stato, ma anche di multe per violazioni del Codice della Strada. Una cartella può riguardare il bollo auto, l’IMU, la TASI, il Canone Rai, una multa o, appunto, i contributi INPS.

Pagare un debito in ritardo, a tal punto che viene affidato all’Agenzia delle Entrate Riscossione, consente al contribuente di liberarsi da quella pendenza. Significa dire addio al rischio di procedure esecutive e azzerare i debiti attraverso il saldo della cartella esattoriale.

Ma se la cartella riguarda i contributi INPS, gli effetti sono ben più ampi del semplice “liberi tutti” dai debiti. In quel caso, infatti, si versano effettivamente contributi che vanno a comparire nell’estratto conto contributivo del lavoratore. E questo è sempre un vantaggio.

Più contributi significano una pensione più alta. Anche se versati in ritardo rispetto al periodo in cui erano dovuti, questi contributi sono validi per:

  • chi è già in pensione, perché può ottenere un ricalcolo dell’importo;
  • chi deve ancora andarci, perché può maturare prima i requisiti o ottenere un assegno più consistente.

Oltre a incidere sull’importo della pensione, i contributi versati con il pagamento di una cartella possono quindi determinare anche la possibilità di andare in pensione prima.

Rottamazione quinqies delle cartelle esattoriali: come funzionerà?

Con la nuova proposta di rottamazione quinqies delle cartelle esattoriali, di cui si discute in questi giorni, i contribuenti potrebbero essere agevolati nel saldare i propri debiti e nel regolarizzare le cartelle.

Come avviene sempre con le rottamazioni, verrebbero azzerati gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, le sanzioni e i diritti di riscossione del concessionario. Da pagare resterebbe soltanto il debito originario, che può riguardare il bollo auto, l’IMU, una multa o, naturalmente, i contributi previdenziali.

La nuova rottamazione quinqies, fortemente voluta dalla Lega, è stata depositata in Senato come proposta di legge e prevede la possibilità di pagare a rate, fino a un massimo di 120 rate mensili, ovvero dieci anni.

Sarebbero rottamabili le cartelle notificate fino al 31 dicembre 2023, con decadenza della rottamazione solo dopo il mancato pagamento di otto rate, anche non consecutive.

Attenzione, però: se l’obiettivo è quello di sanare contributi utili per la pensione, è bene sapere che i contributi diventeranno effettivamente validi solo al termine del piano di dilazione, ovvero quando sarà saldato l’intero importo dovuto.

Ecco come la rottamazione genera pensioni più alte e pensioni anticipate

Torniamo al legame tra rottamazione delle cartelle esattoriali sui contributi INPS e pensioni. Una volta estinto il debito, l’estratto conto contributivo del lavoratore si aggiorna.

Chi è già pensionato può chiedere all’INPS la ricostituzione della pensione per motivi contributivi, ovvero il ricalcolo dell’importo sulla base dei contributi versati, anche se postumi rispetto alla liquidazione della pensione.

Chi invece deve ancora accedere alla pensione può utilizzare quei contributi per:

  • completare i requisiti previsti per l’accesso alla pensione;
  • andare in pensione anticipatamente, se quei contributi risultano determinanti.

Facciamo un esempio concreto: un contribuente ha 18 anni di contributi e nel 2026 compirà 67 anni. Gli mancano due anni per raggiungere il requisito dei 20 anni necessari per la pensione di vecchiaia. Se salda cartelle esattoriali che riguardano contributi per quegli anni mancanti, potrà finalmente accedere alla pensione.

Lo stesso discorso vale per chi punta ai 42 anni e 10 mesi di contributi richiesti per la pensione anticipata ordinaria o ai 41 anni necessari per la pensione dei lavoratori precoci. In generale, questa opportunità può rivelarsi utile per tutte le misure pensionistiche, a seconda dei casi.

Pensione più alta o pensione anticipata: si può anche senza rottamazione

Abbiamo analizzato la rottamazione delle cartelle come possibilità per mettersi in regola anche sui contributi previdenziali. Tuttavia, è bene sapere che il discorso vale anche a prescindere da sanatorie o condoni.

L’importante è saldare il debito e pagare la cartella esattoriale. Chi possiede cartelle che riguardano i contributi INPS dovrebbe sempre valutare con attenzione l’opportunità di procedere al pagamento, perché potrebbe avere effetti positivi sulla propria pensione, passata, presente o futura.

Le cartelle sui contributi INPS rappresentano uno dei rari casi in cui il pagamento della cartella può generare benefici che vanno oltre il semplice azzeramento dei debiti.

In altre parole, le pensioni più alte o le pensioni anticipate sono lì, pronte ad aspettare… basta sapere come e quando cogliere questa opportunità.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.