Ormai ci avviciniamo alla nuova Legge di Bilancio, una manovra finanziaria su cui si concentrano grandi aspettative: novità previdenziali in materia di pensioni, taglio dell’IRPEF e, soprattutto, riforma della riscossione.
La riforma è già partita, ma ora il dibattito si sposta su un tema molto caro ai contribuenti: le sanatorie fiscali. Il governo, infatti, starebbe per varare una nuova Pace Fiscale, uno strumento già utilizzato in passato per consentire ai cittadini di “fare pace” con il Fisco.
L’interesse è altissimo: sono milioni i contribuenti con cartelle esattoriali a carico, e milioni anche le cartelle da gestire per l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER).
Per facilitare il rientro dei contribuenti dai debiti e, allo stesso tempo, alleggerire il “magazzino” dei crediti difficili da riscuotere, il governo starebbe quindi pensando a una nuova edizione della Pace Fiscale, articolata su tre binari principali.
Pace fiscale: arriva il condono per le cartelle esattoriali in aggiunta alla rottamazione
Una nuova Pace Fiscale che punta a fare contenti tutti: da un lato i contribuenti, che potrebbero beneficiare di sconti, cancellazioni o possibilità di saldo agevolato; dall’altro lo Stato e il concessionario alla riscossione, che potrebbero incassare somme altrimenti destinate a restare inevase.
Lo Stato otterrebbe così entrate immediate da chi non può pagare tutto, ma è disposto a versare una parte del dovuto, mentre ADER riuscirebbe a sfoltire il magazzino degli insoluti, concentrandosi solo sui crediti realmente recuperabili.
La nuova Pace Fiscale, che dovrebbe prendere forma nel 2026, si muoverà su tre livelli:
- una rottamazione selettiva delle cartelle;
- un saldo e stralcio per i piccoli debiti;
- un vero e proprio condono tombale per le posizioni ormai irrecuperabili.
Una “Pace Fiscale potente”, come viene già definita in ambienti governativi.
Ecco i tre binari della nuova Pace Fiscale 2026
Hai debiti elevati derivanti da molte cartelle o da importi consistenti? La nuova rottamazione delle cartelle — la quinta versione in assoluto — sarà pensata proprio per te.
Si tratta di una rottamazione selettiva, con tagli significativi su:
- sanzioni e interessi di mora;
- interessi per ritardata iscrizione a ruolo;
- diritti di riscossione spettanti al concessionario.
Il debito residuo potrà essere rateizzato fino a 10 anni, per un totale di 120 rate mensili senza interessi aggiuntivi. La prima rata sarà pari al 5% del debito ricalcolato, mentre le restanti rate avranno importi costanti.
Tuttavia, questa agevolazione sarà limitata a determinate soglie di debito, che verranno definite solo con il testo definitivo della manovra.
Un nodo importante da sciogliere riguarda poi la posizione di chi era decaduto dalle precedenti rottamazioni: verrà “ripescato” o escluso dalla nuova?
Ripescati i vecchi decaduti o no?
La decadenza è stata uno dei principali problemi delle precedenti sanatorie. Molti contribuenti erano decaduti già dopo il mancato pagamento della prima rata della rottamazione quater, che prevedeva 18 rate trimestrali.
La nuova rottamazione quinquies dovrebbe introdurre maggiore elasticità, consentendo di decadere solo dopo otto rate non pagate (sulle 120 previste).
Più flessibilità e meno rigidità, quindi, rispetto al passato.
Accanto a questa misura, si parla di un vero e proprio condono fiscale, con la cancellazione automatica delle cartelle ritenute inesigibili da ADER. Si tratta, in particolare, di posizioni relative a:
- contribuenti falliti o deceduti senza eredi;
- soggetti nullatenenti;
- debiti su cui l’incasso sarebbe impossibile o antieconomico.
Queste cartelle rappresentano per la riscossione solo un costo e non un guadagno, tra notifiche, spese di personale e pratiche amministrative destinate a restare senza esito.
Pace Fiscale completa e tabula rasa dei debiti
Come anticipato, la nuova Pace Fiscale 2026 si articolerà su tre binari:
- Rottamazione quinquies per i debiti più alti, con rate lunghe e taglio di sanzioni e interessi.
- Saldo e stralcio per i debiti minori, che consentirà di pagare solo una parte del dovuto in un’unica soluzione.
- Condono totale per le cartelle ormai inesigibili, che saranno cancellate d’ufficio.
Una riforma che, se confermata, rappresenterebbe una vera e propria “tabula rasa dei debiti”: un’ancora di salvezza per chi è sommerso da vecchie cartelle e non ha più la possibilità di rimettersi in regola.
Con un duplice effetto: liberare milioni di cittadini e imprese da pendenze ormai impossibili da saldare e, allo stesso tempo, snellire il lavoro dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, permettendole di concentrarsi sui crediti realmente esigibili.