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Oggi: 05 Dic, 2025

Obbligo tesserino riconoscimento sul cantiere: l’INL chiarisce le sanzioni

La manovra 2025 introduce l'obbligo del tesserino di riconoscimento, rafforzando trasparenza e sicurezza nei contesti di appalto e subappalto
10 mesi fa
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tesserino riconoscimento cantiere edile
Foto © Pixabay

Con l’introduzione della Legge n. 203/2024 (legge bilancio 2025), l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha chiarito importanti aspetti legati all’obbligo del tesserino di riconoscimento nei contesti lavorativi regolati da appalti o subappalti, inclusi i cantieri temporanei e mobili.

Le disposizioni mirano a rafforzare la trasparenza e la sicurezza sui luoghi di lavoro, prevedendo sanzioni per i datori di lavoro e i lavoratori che non rispettano tali obblighi.

Obbligo tesserino di riconoscimento sul cantiere

Dopo l’introduzione dell’obbligo patente a crediti, la normativa stabilisce anche che i datori di lavoro (imprese appaltatrici o subappaltatrici) sono tenuti a dotare i propri dipendenti di un apposito tesserino di riconoscimento.

Questo documento, che deve essere esposto durante l’esecuzione delle attività lavorative, rappresenta uno strumento fondamentale per identificare il personale e verificare la loro regolare posizione contrattuale.

La mancanza di conformità a tale obbligo comporta sanzioni amministrative, evidenziando l’importanza di adottare misure preventive per evitare violazioni.

L’obbligo di esporre il tesserino si applica indistintamente a tutti i lavoratori dipendenti delle imprese coinvolte in appalti o subappalti. Questo contribuisce a migliorare il monitoraggio da parte delle autorità competenti e a garantire il rispetto delle normative sul lavoro.

Anche i lavoratori autonomi che operano in contesti di appalto o subappalto sono soggetti all’obbligo del tesserino di riconoscimento. Questo requisito si applica a tutti coloro che svolgono la propria attività in un luogo di lavoro in cui sono presenti altre imprese appaltatrici o subappaltatrici.

Contenuto della tessera di riconoscimento

La tessera di riconoscimento del dipendente deve contenere informazioni specifiche, variabili a seconda che si tratti di un lavoratore dipendente o autonomo.

Per i dipendenti delle imprese appaltatrici o subappaltatrici, la tessera deve includere:

  • una fotografia recente del lavoratore;
  • le generalità personali;
  • l’indicazione del datore di lavoro;
  • la data di assunzione;
  • l’eventuale autorizzazione preventiva in caso di subappalto.

Questi dati sono essenziali per garantire che ogni lavoratore sia correttamente identificabile e che il loro rapporto lavorativo sia trasparente e tracciabile.

Nel caso dei lavoratori autonomi, invece, il tesserino non solo deve riportare le generalità e la fotografia, ma deve anche indicare chiaramente il committente per cui viene svolta l’attività. Questo rappresenta un elemento fondamentale per evitare fraintendimenti e garantire che i lavoratori operino all’interno di un contesto regolare e conforme alle disposizioni di legge.

Obiettivi della normativa

L’obbligo del tesserino di riconoscimento è stato introdotto con l’intento di:

  • prevenire il lavoro irregolare e le violazioni contrattuali;
  • facilitare i controlli da parte degli organi ispettivi;
  • incrementare la sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro, garantendo una chiara identificazione di tutte le figure professionali presenti;
  • assicurare la tracciabilità delle attività lavorative, soprattutto nei contesti complessi come quelli degli appalti e subappalti.

Questi obiettivi riflettono un approccio integrato alla sicurezza sul lavoro, in cui la trasparenza e la responsabilità rappresentano principi cardine.

Obbligo tesserino riconoscimento: sanzioni per il mancato rispetto

La normativa prevede sanzioni per coloro che non rispettano l’obbligo del tesserino di riconoscimento.

In particolare, i datori di lavoro che non forniscono il tesserino ai propri dipendenti possono incorrere in multe amministrative, così come i lavoratori che non espongono correttamente la tessera durante l’attività lavorativa. Ad esempio, come chiarito nella Nota INL sull’obbligo del tesserino di riconoscimento, la multa può arrivare fino a 500 euro per ciascun lavoratore.

Sanzionato anche il lavoratore che non espone il tesserino. In questo caso la sanzione dal 50 euro a 300 euro.

Analogamente, i lavoratori autonomi che non rispettano l’obbligo di munirsi ed esporre il tesserino possono essere sanzionati. Queste disposizioni sottolineano l’importanza di adottare un comportamento responsabile e conforme alla legge per evitare conseguenze economiche e legali.

Riassumendo.

  • Introduzione normativa: la Legge n. 203/2024 impone il tesserino per lavoratori in appalti/subappalti.
  • Obblighi datoriali: i datori di lavoro devono fornire tesserini ai dipendenti, pena sanzioni.
  • Lavoratori autonomi: anche gli autonomi devono esporre il tesserino nei contesti di appalto/subappalto.
  • Contenuti tesserino: fotografia, generalità, datore/committente, data assunzione e autorizzazione subappalto (se applicabile).
  • Obiettivi della legge: garantire trasparenza, sicurezza e tracciabilità nelle attività lavorative.
  • Sanzioni: mancato rispetto dell’obbligo comporta multe per datori, dipendenti e autonomi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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