Giù i titoli di stato americani dopo il “downgrade” patito ad opera di Fitch. L’agenzia ha declassato il rating sovrano della superpotenza mondiale da AAA ad AA+. Tuttavia, le ragioni del declino nelle ultime sedute non sembrano legate alla decisione dell’istituto. Come sappiamo, vere alternative al mercato dei T-bond non ve ne sono nel resto del pianeta. Eppure il rendimento a 10 anni è salito al 4,15%, ai massimi da un anno. Un paio di settimane fa, era ancora sotto il 3,75%.

Il rialzo drastico risente delle condizioni macro. Gli Stati Uniti hanno visto scendere l’inflazione a giugno al 3%, ma d’altra parte continuano a crescere e il mercato del lavoro si mostra solido. A luglio, le stime ADP parlano di +394.000 posti non agricoli creati. Le aspettative erano inferiori a +200.000.

Ackman scommette contro T-bond a 30 anni

Ricordate una cosa fondamentale: la Federal Reserve decide la sua politica monetaria sulla base del cosiddetto “doppio mandato”. Esso consiste nel centrare la stabilità dei prezzi, intesa come tasso d’inflazione del 2% nel medio termine, compatibilmente con la piena occupazione. Questa consisterebbe in un tasso di disoccupazione intorno al 4%. Allo stato attale, l’inflazione è superiore al target, mentre il mercato del lavoro risulta in condizioni migliori del target di riferimento. In altre parole, ci sarebbero margini per alzare i tassi di interesse ancora una volta a settembre. Questi sono stati portati al 5,5% a luglio, il livello più alto da gennaio 2001.

Ciò spiega perché il rendimento a 10 anni sia tornato a salire. Le condizioni monetarie attese sono più restrittive rispetto a qualche settimana fa, in conseguenza di un’inflazione percepita persistentemente sopra il target. Sul punto si è espresso Bill Ackman, notissimo hedge fund manager. Egli ha dichiarato ieri di avere “shortato” il T-bond a 30 anni. Poiché si aspetta che l’inflazione negli Stati Uniti resti a lungo intorno al 3%, ritiene che il rendimento trentennale possa salire fino al 5,5%.

Attualmente, si attesta a poco più del 4,25%.

Rendimento 10 anni su e cambio euro-dollaro giù

Lo short selling consiste nello scommettere a ribasso, nello specifico sul T-bond a 30 anni. In pratica, Ackman ha venduto titoli su questa scadenza allo scoperto, senza possederli fisicamente. Li acquisterà sul mercato quando, secondo le sue previsioni, saranno scesi di prezzo, ergo saliti di rendimento. Un’operazione compatibile con la natura speculativa del fondo speculativo che ha fondato e di cui è CEO: Pershing Square Capital Management.

Il rialzo del rendimento a 10 anni americano sta trascinando su anche il rendimento del Bund, oggi al 2,53%. Era sotto il 2,35% un paio di settimane fa. Nel frattempo, lo spread tra i due bond è salito da 140 a sopra 160 punti base. Ciò non depone a favore del cambio euro-dollaro, il quale effettivamente è sceso dall’apice di 1,1250 raggiunto a luglio a poco più di 1,09. Rendimenti americani relativamente alti attirano capitali dal resto del mondo, Eurozona compresa, fiaccando la moneta unica e rafforzando il biglietto verde.

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