Ieri, la compagnia aerea Singapore Airlines ha emesso nuove obbligazioni in dollari per 600 milioni e con scadenza a 7 anni. La cedola è stata fissata al 3,375% fisso. Un anno fa, la stessa aveva emesso un bond a 5 anni con cedola al 3%. Prima del collocamento, l’emittente puntava a raccogliere tra 500 e 750 milioni. Complessivamente, fino a ieri aveva raccolto sui mercati 21,6 miliardi di dollari locali o 16 miliardi di dollari USA nel corso della pandemia.

Singapore Airlines è stata duramente colpita dal Covid, dato che non possiede nei fatti un mercato aereo domestico.

E dai primi mesi del 2020, dovette cancellare quasi tutti i voli internazionali, di fatto finendo per far restare a terra l’intera flotta. Nel corso del 2021, tuttavia, la ripresa dei movimenti transnazionali ha rialzato il numero dei passeggeri, sebbene di recente il governo singaporiano abbia fermato tutti i voli dall’estero per via della variante Omicron.

Obbligazioni Singapore Airlines, rischio cambio

Ad ogni modo, il peggio dovrebbe essere alle spalle grazie alla letalità sempre più bassa del virus, molto probabilmente legata alle vaccinazioni di massa nel mondo. Le obbligazioni Singapore Airlines presentano un doppio rischio: di credito e di cambio. Per quanto riguarda il primo, parliamo di un rischio praticamente inesistente, dato che la compagnia è controllata da Temasek Holdings, una società di proprietà del governo di Singapore e per cui effettua investimenti. In sostanza, è nelle mani dello stato. E questo è molto rassicurante, dato che Singapore vanta il rating tripla A, uno dei pochi al mondo ad essere classificato tale dalle agenzie internazionali.

Quanto al rischio valutario, esso dipende dall’evoluzione del cambio euro-dollaro. La cedola del 3,375% sembra elevata, ma negli anni potrebbe rivelarsi incongrua per il caso in cui la valuta americana dovesse deprezzarsi contro la moneta unica. Stando allo spread Treasury-Bund, per i prossimi sette anni l’euro si rafforzerebbe in media del 2% all’anno.

In conclusione, il rendimento reale risulterebbe alla scadenza inferiore all’1,50%. Non molto, anche se al momento ugualmente elevato per il livello di remunerazione offerto dai bond in euro di tale durata.

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