Green bond: Intesa Sanpaolo fa il pieno di ordini con un bond da 500 milioni

Le obbligazioni “verdi” Intesa Sanpaolo hanno durata 5 anni e pagano una cedola del 0,875%. Caratteristiche

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Le obbligazioni “verdi” Intesa Sanpaolo hanno durata 5 anni e pagano una cedola del 0,875%. Caratteristiche

Intesa Sanpaolo ha collocato con successo un green bond da 500 milioni di euro, titolo legato a progetti di sostenibilità ambientale e climatica, raccogliendo ordini per circa 2 miliardi di Euro.

 

Intesa Sanpaolo è la prima banca italiana a debuttare quale emittente “green” e con questa prima emissione intende contribuire attivamente allo sviluppo di un mercato di obbligazioni green che può aiutare il finanziamento della transizione verso un’economia low-carbon. L’importo raccolto tramite il green bond verrà, infatti, utilizzato per il finanziamento di progetti dedicati alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica.

 

Green Bond Intesa Sanpaolo 0,875% 2023

 

L’emissione Intesa Sanpaolo senior unsecured da 500 milioni di euro con scadenza 5 anni paga una cedola annuale dello 0,875% con un prezzo di emissione di 99,534%. Considerata la cedola ed il prezzo di emissione, il rendimento del titolo corrisponde a un premio di 83 punti base sopra il tasso mid-swap a 5 anni, ben al di sotto delle indicazioni iniziali di 95 punti base.

L’obbligazione è negoziabile per tagli da 100.000 euro e sarà quotata alla borsa del Lussmburgo. Intesa Sanpaolo redigerà un “Green Bond Report” annuale sui vari progetti che verranno finanziati e fino alla scadenza del titolo verrà elaborata una speciale reportistica che traccerà i benefici ambientali di ogni progetto finanziato dal Green Bond.

 

Investitori da tutta Europa

 

In termini di tipologia di investitori, il titolo è stato sottoscritto da Fund Managers (73%), Assicurazioni e Fondi Pensione (14%), Banche (13%). Per quanto riguarda la distribuzione geografica il bond è stato collocato per il 93% all’estero principalmente in Francia (25%), UK e Irlanda (23%), Germania ed Austria (16%), Iberia (10%) (la restante parte in altri paesi Europei). L’operazione è stata gestita da Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo), Credit Agricole Cib, Hsbc e Societe Genérale Cib.

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