Che cosa ne pensate di un fondo obbligazionario che – ahimè –  mi sta facendo perdete moltissimi soldi e mi crea notti insonni?
Circa un anno e mezzo fa, mi sono fatto convincere ad acquistare dalla banca il Fondo Anima Tricolore AD. Le solite frasi: “sono sicuri, sono obbligazioni”. Comprato a 6,55 euro, oggi sto perdendo una cifra considerevole e la banca non fa altro che rassicurarmi. A gennaio una scusa, a febbraio un’altra per cercare di non farmi vendere. Anche quando hanno avuto una risalitina e perdevo solo 6mila €.
Adesso di nuovo una tragedia con rassicurazioni che si tratti di un fondo e bisogna aspettare che risalga, il gestore cambierà i titoli e, se non è quest’anno, sarà il prossimo; essendo un fondo di lungo periodo, bisogna aspettare. Io non mi fido e, a parte lo stress, sono risparmi di una vita. Ho paura di ritrovarmi con una perdita enorme, o peggio, di aspettare 6/7 anni con il ricambio di titoli che ha in pancia il fondo con valori ridimensionati.
Il lettore ci espone un caso piuttosto frequente di questi tempi. Le borse sono andate giù e i rendimenti dei bond su. Negli ultimi mesi, complice la guerra ucraina, sono in pochi tra le famiglie a poter cantare vittoria sull’andamento degli investimenti. Il Fondo Anima Tricolore AD (ISIN: IT0004786395) è obbligazionario, vale a dire che investe perlopiù in bond. Dovete sapere che le perdite accusate dal mercato obbligazionario mondiale dai massimi toccati nel 2021 hanno raggiunto il valore di 2.600 miliardi di dollari, mai così alte. Superato il precedente record del 2008, anno della crisi finanziaria globale.
Ciò spiega perché il Fondo Anima Tricolore perdesse ieri da inizio anno il 3%, esattamente in linea con il trend del mercato. Esso investe in obbligazioni per quasi il 93% dei suoi asset. E si tratta quasi totalmente di titoli di stato, con quelli italiani ad incidere per il 96,4% dell’intero portafoglio.
In altre parole, il signore ha investito in un fondo obbligazionario quasi esclusivamente concentrato sui BTp. Si capisce meglio da qui il nome del fondo stesso.

Fondo Anima Tricolore, composizione del portafoglio

Andando ad analizzare più in profondità, scopriamo che circa il 55% degli investimenti risulti ad oggi realizzati in titoli con “duration” fino ai 7 anni. E quasi la metà dei bond in scadenza ha una durata residua fino ai 7 anni. Non sono dati elevati, per cui la volatilità dei prezzi dovrebbe essere contenuta anche in condizioni avverse come questa. Di fatti, Fondo Anima Tricolore perde quest’anno il 3%, ma la perdita media dei BTp risulta quasi doppia. I primi tre titoli di stato italiani per peso negli investimenti sono:
  • BTp 1 giugno 2032 e cedola 0,95%;
  • BTp 1 marzo 2041 e cedola 1,8%;
  • BTp 1 aprile 2031 e cedola 0,90%.

Nel complesso, incidono per il 23% del valore di portafoglio. Stiamo parlando di bond che hanno perso rispettivamente quest’anno il 7,3%, il 16% e l’11%. Capiamo benissimo perché Fondo Anima Tricolore stia registrando il segno meno. Detto questo, in banca non stanno rivolgendo al nostro lettore rassicurazioni di comodo, bensì spiegando come funzioni. Un fondo d’investimento, sia esso azionario, obbligazionario o misto, ha bisogno di anni per dare i suoi frutti. Nel breve periodo, le turbolenze possono anche provocare crolli enormi ai capitali. Pensate solamente quanto accadde nel marzo 2020 con la pandemia. In tre settimane, Piazza Affari perse il 37%. Tuttavia, nei diciotto mesi successivi rimbalzò di quasi il 65%.

Valore quota e trend BTp

Nel caso specifico, difficile credere che i BTp possano risollevarsi nei prossimi mesi. Tra alta inflazione e minori stimoli monetari della BCE, i loro rendimenti quasi certamente continueranno a salire e, per converso, i prezzi a scendere. Ma Fondo Anima Tricolore è attrezzato proprio per gestire il denaro in ogni situazione, così come qualsiasi altro fondo.

Verosimilmente, man mano che arriveranno in scadenza i titoli in portafoglio, li rimpiazzerà con altri di minore durata. E probabile che venderà quelli più a lunga scadenza per inserirne di altri con cedole più alte e scadenze più corte. Ciò dovrebbe innalzare le cedole periodicamente distribuite agli investitori, nell’attesa che i prezzi dei titoli si stabilizzino e successivamente tornino a salire.

In un’ottica di lungo periodo, non dovrebbe esserci timore per la sorte dei capitali. Quando s’investe in un fondo, non bisogna mai farsi impressionare dall’andamento iper-favorevole o iper-negativo nel breve termine. Interessa il trend a lungo, generalmente positivo. Questo non significa che tra uno o due anni il lettore avrà la garanzia che la sua quota sarà risalita almeno ai valori di acquisto. Potrebbe rendersi necessario più tempo. Al momento, la perdita accusata è di circa il 7%, neppure così eccessiva. Uscire adesso dall’investimento significa cristallizzarla, mentre attendere che le condizioni di mercato negli anni volgano in meglio la tramuterebbe in un potenziale guadagno.

[email protected]