Il consiglio di amministrazione di A.S. Roma emetterà un prestito obbligazionario da 275 milioni di euro, a copertura dei debiti contratti dalla controllata Media and Sponsorship S.p.A. (MediaCo) nei confronti di Goldman Sachs. Termini e condizioni del bond verranno comunicati nei prossimi giorni, quando partirà il classico “roadshow” dei dirigenti per attirare capitali tra gli investitori istituzionali, a cui l’emissione è riservata. Il bond verrà quotato in un mercato dell’Unione Europea. Formalmente, l’emittente sarà MediaCo, mentre la società e la Soccer S.

a.S. di Brand Management S.r.l. agiranno per l’assunzione di impegni e obblighi per tutta la durata dell’operazione.

Nel febbraio del 2015, la Roma si indebitò con la banca d’affari americana attraverso la sua controllata per 175 milioni, prestito elevato due anni più tardi fino a 230 milioni e allungato dal 2020 al 2022, seppure a un tasso relativamente alto del 7%. Adesso, anche considerando che le condizioni di mercato siano notevolmente migliorate e che le obbligazioni corporate stanno offrendo sia sul primario che sul secondario europei rendimenti mai così bassi, anche il club giallorosso punta ad approfittarne per risparmiare sugli interessi e rimpinguare le proprie casse con un aumento della liquidità disponibile per le spese correnti, leggasi “calciomercato estivo”.

Perché il bond “Ronaldo” emesso dalla Juventus è stato un grande successo

Il confronto con i bond di Juve e Inter

Sì, perché la differenza tra il prestito da rimborsare e l’emissione obbligazionaria farebbe 65 milioni. Non una cifra irrisoria, tenuto conto che la società ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2018 con ricavi per 250 milioni e una perdita di 25,5 milioni. In borsa, capitalizza 317 milioni, in rialzo di circa il 4% quest’anno.

Quello giallorosso non sarebbe il primo bond emesso da una squadra di calcio italiana. L’ultima in ordine di tempo è stata la Juventus con il soprannominato “Cristiano Ronaldo bond” da 175 milioni.

Prima era stato il turno dell’Inter con un’emissione da 300 milioni a fine 2016. Per le stringate informazioni ad oggi disponibili, le obbligazioni della Roma somigliano più a quelle nerazzurre, in quanto formalmente non verranno emesse dalla società, bensì dalla controllata. E a quanto pare, si tratterebbe di un titolo garantito, contrariamente a quello bianconero “unsecured” ed emesso direttamente dal club.

Quanto al possibile rendimento, abbiamo come riferimenti proprio questi due bond. Quello della Juve, con scadenza febbraio 2024, offre oggi meno del 3,50%; l’obbligazione dell’Inter rende in area 3,9%, pur essendo stato emesso con maggiori garanzie di quello bianconero e avendo durata residua inferiore, scadendo alla fine del 2022. Immaginiamo che la durata del bond della Roma sarà non inferiore al termine fissato ad oggi per il prestito di Goldman Sachs, che è il giugno 2022. Questo significa che sarebbe almeno un’obbligazione triennale e offrirebbe dal 4% insù per attirare capitali a sufficienza, in ogni caso facendo risparmiare alla società sui 6 milioni all’anno di interessi.

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