Mossa a sorpresa di Credit Suisse per recuperare credibilità dopo le turbolenze finanziarie che hanno visto le sue azioni e obbligazioni oggetto di vendite copiose nelle sedute scorse. La banca svizzera, tra le più grandi in Europa, ha annunciato venerdì il riacquisto di bond fino a un importo di 3 miliardi di franchi (3,09 miliardi di euro). Nel dettaglio, comprerà 8 titoli denominati in euro e sterline per 1 miliardo e altri 12 titoli denominati in dollari fino a 2 miliardi. Le due offerte saranno valide rispettivamente fino al 3 e al 10 novembre di quest’anno.

Il riacquisto delle obbligazioni Credit Suisse fa parte di un piano volto a rassicurare gli investitori circa la sostenibilità finanziaria del gruppo. All’annuncio, le azioni salivano del 2,7%, segno che il mercato avrebbe apprezzato la gestione pro-attiva dei debiti. L’obiettivo sembra, infatti, di risparmiare sugli interessi da un lato e accrescere la solidità del capitale dall’altro.

Previsioni negative su banca svizzera

Dopo i crolli delle scorse settimane, le obbligazioni Credit Suisse si sono di molto deprezzate. Ciò consentirà alla banca di riacquistarle a sconto. Prendete la scadenza a 10 anni in euro, 2 aprile 2032 e cedola 2,875% (ISIN: CH1174335740), scesa fino a circa 72,60 centesimi. Ai minimi toccati la scorsa settimana, l’investitore acquistandola avrebbe speso il 27,4% in meno del valore nominale. Per l’emittente, ciò significherebbe chiaramente abbattere il debito per un importo nettamente superiore a quello speso.

Moody’s stima che il bilancio di quest’anno chiuderà in perdita di 3 miliardi di franchi e con un CET1 possibilmente sotto il 13%. Probabile che si renda necessario un nuovo aumento di capitale. Lo scorso anno, la banca svizzera fu travolta da due scandali finanziari relativi ai clienti Archegos e Greensill. Il primo le inflisse perdite per 5 miliardi. Ne seguirono licenziamenti e dimissioni di dirigenti e, soprattutto, la credibilità ne è risultata intaccata.

Obbligazioni Credit Suisse a sconto

Il riacquisto delle obbligazioni Credit Suisse, poi, consentirà al mercato di disinvestire a prezzi maggiori rispetto ai livelli toccati nelle sedute precedenti all’annuncio.

E anche questo effetto è desiderabile per la banca, perché se da un lato ciò accresce il costo dell’operazione, dall’altro riduce i costi di rifinanziamento e lancia segnali positivi al mercato. Rendimenti elevati dei bond sono sempre percepiti negativamente per la sostenibilità del debitore, in quanto comportano elevati costi per l’emittente nel caso in cui dovesse rivolgersi agli investitori in cerca di capitali freschi. Non ultimo il fattore cambio: con il franco svizzero ai massimi storici contro euro e sterlina e fortissimo anche contro il dollaro USA, il riacquisto delle obbligazioni Credit Suisse risulterà ancora più a sconto di quanto lascino intendere i soli prezzi.

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