Mancano esattamente sette giorni all’avvio del collocamento per l’emissione del quarto BTp Valore. E anche stavolta, come tra fine febbraio e inizio marzo, la durata del nuovo bond retail del Tesoro sarà di sei anni. Pertanto, la scadenza è fissata per il mese di maggio del 2030. Al termine di questa settimana, venerdì 3 maggio, saranno resi noti il codice ISIN in fase di emissione e i tassi delle due cedole step-up. Sinora sappiamo che ci sarà un certo tasso per i primi tre anni e uno più alto per i successivi tre.

E lo stacco delle cedole avverrà ogni tre mesi. Infine, il premio fedeltà alla scadenza sarà dello 0,80%.

Previsioni sulle cedole step-up

L’ultimo collocamento del BTp Valore fissò le cedole al 3,25% per il primo triennio e al 4% per il triennio successivo. E questa volta? Dobbiamo, come sempre, seguire i rendimenti di mercato per capirlo. Il bond del Tesoro con cedola fissa offre attualmente intorno al 3,50% per la scadenza a sei anni. Questo significa che, grosso modo, il titolo in emissione dovrà esitare qualcosa di simile come media nei sei anni. E’ altresì probabile che il Tesoro non voglia abbassare il tasso della prima cedola, in modo da ingolosire le famiglie italiane con la prospettiva di un rendimento per i primi anni almeno pari a quello offerto con il bond di due mesi fa.

Questo significa, però, che verosimilmente sarà un po’ abbassato il tasso della seconda cedola, quello in pagamento a partire dal quarto anno e fino alla scadenza. Nelle nostre previsioni, il collocamento del quarto BTp Valore esiterebbe i seguenti tassi:

  • 3,25% per i primi tre anni
  • 3,75% dal quarto anno alla scadenza

Ecco le aspettative d’inflazione

Se questi dati trovassero conferma, avremmo che il bond offrirà un rendimento netto intorno al 2,84% per i primi tre anni e al 3,28% per i successivi tre.

In media, si attesterebbe a poco più del 3,05%. Se includiamo il premio fedeltà, arriviamo a circa il 3,20%. Sufficiente? In base alle alternative disponibili sul mercato e di pari grado di rischio, diremmo che di meglio non ci sarebbe. Questo non significa, tuttavia, che di per sé sia una garanzia di buon investimento. Per questa ragione dobbiamo fare riferimento anche alle aspettative d’inflazione per capire a quale livello reale di rendimento possiamo aspirare.

Per nostra fortuna nel giugno del 2030 scade un BTp Italia con cedola reale 1,60% (ISIN: IT0005497000). Esso presenta oggi una quotazione in area 96,70 centesimi sul mercato secondario. Offre un rendimento lordo del 2,20%, al netto dell’inflazione italiana. Poiché il rendimento del BTp con cedola fissa di pari durata si aggira, come dicevamo, intorno al 3,50%, si ottiene una differenza dell’1,30%. E questa sarebbe proprio l’inflazione media annua attesa da qui al 2030.

Collocamento BTp Valore maggio 2030, ok ai rendimenti

Se il mercato avesse ragione, il prossimo collocamento del BTp Valore ci garantirebbe un rendimento netto reale annuo di circa l’1,75%, a cui dovremmo ancora aggiungere qualcosina per il premio fedeltà. Sono numeri positivi, per quanto non stiamo parlando di alcunché di clamoroso. Ripetiamo, il punto è che di alternative più redditizie per l’impiego dei risparmi non ve ne sono. A meno, ovviamente, di non assumersi qualche rischio in più e/o di allungare la durata dell’investimento.

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