Il CcTeu con scadenza 15 ottobre 2031 (ISIN: IT0005554982) e cedola a spread sull’Euribor a 6 mesi dell’1,15% è stato emesso la settimana scorsa per la prima volta e attraverso un concambio sindacato che ha avuto ad oggetto diversi titoli di stato di durata residua medio-breve. Dal lunedì 3 luglio il bond è negoziabile sul Mercato obbligazionario Telematico (MoT) di Borsa Italiana. Nel corso della prima seduta, sono stati siglati 17 contratti per un controvalore di 1 milione di euro. Numeri evidentemente molto bassi rispetto all’emissione da 5 miliardi.

Ma un bilancio resta possibile solo più in là nel tempo.

Come abbiamo anticipato, la cedola del CcTeu 2031 è indicizzata all’Euribor a 6 mesi. Al suo valore rilevato due giorni lavorativi antecedenti l’inizio di ogni periodo cedolare si aggiunge un tasso fisso dell’1,15% nello specifico di questa emissione. A questo punto, siamo in grado di calcolare il valore della prima cedola che sarà staccata a metà del prossimo mese di ottobre.

Dobbiamo premettere un discorso importante. Il Tesoro ha fissato la data di godimento per il 15 aprile scorso. Significa che il CcTeu 2031 inizierà a fruttare gli interessi a partire da quel giorno. E coloro che vorranno acquistare il titolo sul mercato obbligazionario, dovranno versare al venditore un rateo equivalente al periodo che va dal 15 aprile scorso al giorno della transazione. Dunque, l’Euribor a 6 mesi di riferimento è quello vigente in data 13 aprile e pari al 3,49%. A questo si aggiunge lo spread dell’1,15% e si ottiene il tasso annuo del 4,64%. La cedola semestrale si ottiene dividendo per due questo risultato ed esita il 2,32%.

Cedola CcTeu 2031 e scommessa sui tassi

Dunque, il CcTeu 2031 offrirà una prima cedola tra poco più di tre mesi del 2,32% rispetto al valore nominale del titolo (100). Il suo valore di mercato sul MoT risulta ancora intorno alla pari. Era di 99,96 centesimi ieri. Quanto alla seconda cedola, sarà corrisposta in base all’andamento dell’Euribor a 6 mesi a ridosso del 15 ottobre prossimo.

E’ verosimile che per allora abbia raggiunto il picco dopo che la Banca Centrale Europea (BCE) avrà varato un aumento dei tassi d’interesse forse per un’ultima volta a settembre. In ogni caso, sembra al momento improbabile che il suo valore risulti inferiore a quello di aprile. Ad inizio settimana, infatti, era già salito al 3,91%, quasi mezzo punto percentuale sopra il tasso a cui la prima cedola sarà indicizzata.

Di fatto, chi investe nei CcTeu, scommette sull’andamento dei tassi d’interesse. Ovviamente, specula su un loro aumento, in quanto ciò accrescerebbe l’entità delle cedole future. All’atto dell’emissione l’Euribor a 6 mesi implicito nei prezzi e atteso per i prossimi otto anni e rotti è stato del 2,65%. Se in media si attestasse sopra tale valore, l’obbligazionista riceverebbe un rendimento superiore a quello che avrebbe ottenuto comprando un BTp ordinario di pari durata. Viceversa, otterrebbe un rendimento più basso.

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