Siamo alle ultime battute per le emissioni di titoli di stato di quest’anno. Il programma è stato sostanzialmente completato, tanto che nei giorni scorsi il Tesoro ha cancellato tre aste tra novembre e dicembre. Ne rimangono altre tre fino al 31 dicembre. Complice l’ottimo andamento del collocamento del BTp Valore 2028 (ISIN: IT0005565400), gli incassi lordi nell’ultimo trimestre sono andati abbastanza bene. Ai 18,2 miliardi di euro del primo collocamento esclusivamente retail di giugno si sono aggiunti i 17,19 miliardi del mese scorso.

Il successo di queste iniziative spingerà con ogni probabilità il Tesoro a replicarle durante il 2024. Con i rendimenti in calo di queste ultime settimane, se il trend dovesse consolidarsi, l’accoglienza tra le famiglie sarebbe più tiepida. Molto dipenderà dai livelli d’inflazione e dal contesto macroeconomico in cui avverrebbero. L’avversione al rischio durante una crisi spinge i piccoli investitori a rifugiarsi nei titoli di stato, meglio se offrono rendimenti reali positivi.

Trend positivo del BTp Valore 2028

Ad oggi, i sottoscrittori del BTp Valore 2028 non hanno di cosa lamentarsi. Ieri, la quotazione del bond sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana era di 101,90, cioè segnava una crescita dell’1,90% rispetto al prezzo di emissione. Chi lo volesse rivendere oggi, incasserebbe anche il rateo attivo della prima cedola trimestrale: quasi un altro mezzo punto percentuale. Al netto dell’imposta del 12,50%, il guadagno sarebbe superiore al 2%.

In media, ciascun sottoscrittore ha acquistato nei giorni del collocamento BTp Valore 2028 per un controvalore nominale di 26.800 euro. I conti sono presto fatti. Virtualmente, ciascuno di essi ha già maturato un guadagno intorno ai 560 euro. Perché parliamo di guadagni “virtuali”? Non li troveranno accreditati sul conto titoli. Questo sarebbe il risultato di un’eventuale rivendita dei titoli sul mercato ai prezzi attuali. Ricordiamo che la prima cedola trimestrale sarà versata il 10 gennaio e sarà pari all’1,025% lordo del capitale nominale.

Rendimento netto reale soddisfacente

Chi rivenderà il BTp Valore 2028, alla scadenza non riceverà il premio fedeltà dello 0,50%. Tuttavia, non farebbe granché la differenza e, con questi numeri, i sottoscrittori non cassettisti inizieranno a farci un pensiero. Il rendimento alla scadenza nel frattempo è sceso al 3,85%. Risulta pur sempre superiore di quasi lo 0,20% dell’altro bond del Tesoro rimborsato l’1 dicembre del 2028 e con cedola fissa lorda del 2,80%. Infine, l’inflazione italiana scontata dal mercato per i prossimi cinque anni è di appena l’1%. Questo farebbe sì che il rendimento netto reale del BTp Valore 2028 viaggi al momento in area 2,30%. Per niente male!

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