E’ arrivato ieri il dato preliminare sull’inflazione italiana pubblicato dall’Istat per il mese di gennaio. Leggera risalita allo 0,8% annuale, sotto le attese al +1,1%. Rispetto a dicembre, i prezzi al consumo sono risultati in crescita dello 0,3%. L’inflazione di fondo, al netto di energia e generi alimentari, prosegue la discesa dal 3,1% tendenziale al 2,8%. In attesa che il dato venga confermato tra un paio di settimane, possiamo trarre qualche conclusione in merito al BTp Italia 14 marzo 2028 e cedola reale 2% (ISIN: IT0005532723).

Sappiamo che si tratta proprio di un bond del Tesoro indicizzato all’inflazione italiana. L’indice a cui fa riferimento è il cosiddetto Foi, acronimo che sta per “Famiglie di operai e impiegati”. Una precisazione doverosa, perché il dato preliminare dell’Istat riguarda il Nic, cioè per l’intera collettività nazionale. La differenza sostanziale risiede nel fatto che il Foi non include i tabacchi nel suo paniere. Ciò premesso, dovremmo attenderci una dinamica grosso modo simile per l’andamento dei prezzi.

Calcolo cedola di marzo

Ora, se siete in possesso del BTp Italia 2028, molto probabilmente saprete che il calcolo dell’inflazione avviene su base semestrale e in maniera un po’ più cervellotica di quanto pensiamo. Poiché alla data di pagamento della cedola non sarà possibile conoscere l’indice Foi del giorno in tempo reale, il Tesoro effettua un calcolo anticipato di due mesi. Questo significa che l’indice a cui farà riferimento sarà quello in data 14 gennaio. In base alle indicazioni fornite dall’Istat, dovremmo attenderci un indice Foi in area 119,25, in rialzo dal 118,9 di dicembre.

Sappiamo che il semestre iniziato in data 14 settembre 2023 per il BTp Italia 2028 partiva con un indice Foi di 118,64333. A questo punto, rapportando il presunto valore finale a quello iniziale troviamo che nel periodo i prezzi al consumo sarebbe aumentati intorno al mezzo punto percentuale.

La cedola del semestre minima dell’1% va calcolata sul capitale rivalutato ed esiterà qualcosa come poco più dell’1,50%. In altre parole, su ogni 1.000 euro di capitale nominale investito nel BTp Italia 2028 riceveremmo in pagamento sui 15 euro lordi, qualcosa come circa 13,30 euro netti.

BTp Italia 2028 sconta inflazione all’1%

A settembre, la cedola lorda era stata dell’1,342%. Nell’ultimo anno, quindi, questo bond ci avrebbe offerto un tasso lordo in area 2,85%, a copertura totale dell’inflazione. Il BTp Italia 2028 quotava ieri sostanzialmente alla pari, offrendo un rendimento alla scadenza del 2% reale a chi lo acquista adesso. Il bond del Tesoro con cedola fissa e simile durata viaggia intorno a un rendimento del 3%. La differenza dell’1% equivale all’inflazione italiana mediamente attesa dal mercato per i prossimi quattro anni. Siamo su valori dimezzati rispetto al target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea.

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