Un mese fa, debuttava il BTp Futura 2037 (ISIN: IT0005442097) sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. Parliamo del terzo bond retail del Tesoro, stavolta della durata di 16 anni. Le adesioni in fase di collocamento sono state per poco meno di 5,5 miliardi di euro. Come sta andando il titolo sul secondario?

La quotazione del BTp Futura 2037 stamattina è di 97,75 centesimi. Questo significa che per ogni 1.000 euro nominali investiti, paghereste 977,50 euro. Alla scadenza, pertanto, riceverete il rimborso di un capitale superiore a quello investito.

E nel frattempo vi siete godute le cedole. Nel caso specifico, esse sono crescenti negli anni e mediamente si attestano all’1,4%. Considerate anche che questo tasso d’interesse lo incasserete rispetto a un esborso effettivo inferiore a quello nominale. Pertanto, il vostro rendimento annuale sarebbe oggi dell’1,58%.

Ecco cos’è successo. In appena un mese di vita, il BTp Futura 2037 si è deprezzato, per cui chi lo acquistasse oggi si porterebbe a casa un rendimento dello 0,18% superiore a quello di emissione. In cambio, sappiamo che non avremmo diritto a percepire il premio fedeltà. Esso è corrisposto solo a coloro che lo abbiano acquistato in fase di collocamento e deterranno il bond fino alle due scadenze indicate: dopo gli otto anni, per incassare l’anticipo sul primo premio fedeltà; alla data del rimborso per incassare il saldo del primo e il secondo premio fedeltà.

BTp Futura 2037 con scarso appeal sul mercato

Sappiamo anche che questi è corrisposto sulla base dell’andamento dell’economia italiana nei due periodi considerati, cioè tra il 2021 e il 2028 e tra il 2029 e il 2035. In totale, si avrà diritto a un minimo del 2% a un massimo del 6% dell’investimento nominale. Spalmate lungo i 16 anni, le cifre si traducono in un rendimento extra tra lo 0,125% e lo 0,375%. Ebbene, nonostante abbiamo perso l’opportunità di mettere le mani a questo ulteriore introito, grazie alla risalita del rendimento (discesa della quotazione), il BTp Futura 2037 ci consentirebbe oggi di incassare circa la metà del massimo premio fedeltà fissato dal Tesoro e per noi impossibile ormai da percepire.

Infatti, chi avesse comprato il bond in fase di collocamento e lo deterrà fino alla scadenza potrà contare su un rendimento lordo annuo totale, incluso il massimo premio fedeltà previsto, dell’1,775%. Chi lo acquistasse oggi, avrebbe la certezza di incassare circa l’1,58% annuale alla scadenza. Rispetto all’1,40% iniziale, avremmo recuperato metà del premio fedeltà perduto. E se la quotazione continuasse a scendere, il rendimento salirebbe finanche sopra quell’1,78% circa sopra indicato. A quel punto, sarebbe come se il premio fedeltà fosse rientrato dalla finestra.

Ad ogni modo, in questo mese sono stati conclusi 6.515 contratti per un controvalore complessivo di 218 milioni di euro. Sono i dati forniti da Borsa Italiana. In media, quindi, ogni contratto è stato di 33.500 euro, sotto la media dei BTp. Evidentemente, gli investitori istituzionali non stanno entrando su questo mercato neppure dopo il collocamento a loro inibito. Da notare come il BTp 1 marzo 2037 e cedola 0,95% offra oggi un rendimento dell’1,43%, lo 0,15% in meno del BTp Futura 2037, circa il doppio di un mese fa. Come dire che il bond retail non riscuote appeal sul mercato secondario.

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