Ho investito i miei risparmi nei BTp Futura 2028 e 2037 e nel BTp green. I prezzi sono crollati e aspetto semplicemente che risalgano per liquidare i titoli e tornare in possesso del capitale. A suo avviso, si riporteranno presto alla pari? Giuro che se rimango viva, alle scadenze reinvestirò solo sui Buoni fruttiferi postali.

BTp Futura, green e crollo dei prezzi

Questo è, in sintesi, il contenuto dell’email di una lettrice, che evidentemente ha acquistato all’emissione i suddetti bond. Adesso, lamenta la discesa dei prezzi, che non le consentirebbe di rivendere con profitto.

Anzi, subirebbe grosse perdite se lo facesse. Il BTp Futura 2028 si aggira sui 90 centesimi nelle ultime sedute, mentre la scadenza 2037 sui 77-78 centesimi. Ancora peggio il BTp green, sceso a 73 centesimi.

Abbiamo detto un’infinità di volte che l’errore di questi investimenti è stato nell’averli effettuati a rendimenti bassi, sperando o di disinvestire prima delle scadenze senza rimetterci, se non di guadagnarci, o di percepire fino alla scadenza rendimenti reali positivi. Invece, l’inflazione sta divorando il potere d’acquisto, i rendimenti stanno salendo e i prezzi stanno precipitando. La conseguenza è triplice: non si riesce ad uscire dal mercato obbligazionario, se non in perdita; si percepiscono rendimenti reali estremamente negativi; non si possono cogliere le nuove opportunità d’investimento offerte dagli stessi titoli ai nuovi prezzi.

Tanto per farvi un’idea, il BTp Futura 2028 adesso offre oltre il 2,6% lordo, circa il 2% in più di quanto prospettato all’emissione di appena un anno e mezzo fa; il BTp Futura 2037 rende circa 3,45%, anche in questo caso oltre il 2% in più di quanto percepisce chi ha acquistato in fase di collocamento. C’è da mordersi le dita delle mani, ma era tutto scritto. Bastava anche solo averci letti. E giuriamo di non essere maghi. Lo stesso BTp green sta oltre il 3,2%, il doppio di poco più di un anno fa al debutto.

Quando la ripresa dei bond

I prezzi torneranno presto alla pari? Non vogliamo illudervi: alle attuali condizioni di mercato, sembra un fatto estremamente improbabile. Se il BTp Futura 2028 quotasse intorno a 100, offrirebbe un rendimento dello 0,66%, che oggi come oggi risulta in linea con quello delle scadenze a 12 mesi o poco più. Quanto al BTp Futura 2037, alla pari renderebbe l’1,45% scarso, cioè quanto il bond italiano a 18 mesi. A meno di immaginare crollo repentino dell’inflazione e annesse catastrofi economiche in arrivo – tutto è possibile, intendiamoci – lo scenario sarebbe remoto.

Chiaramente, tra qualche anno una simile prospettiva sarebbe possibile. A nostro avviso, il ciclo rialzista dei tassi BCE sarà lento e si concluderà forse tra un paio di anni, ceteris paribus. Solo alla fine di esso il mercato sconterà una politica monetaria più espansiva e i prezzi risaliranno. Alla pari per le suddette scadenze? Più verosimile per il BTp Futura 2028, data la minore durata residua. Meno probabile per gli altri bond a lunga scadenza.

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