L’Inter ha collocato ieri sul mercato un bond da 415 milioni di euro, così come aveva annunciato nei giorni scorsi. Si tratta di Senior Secured Notes con maxi-cedola del 6,75%. Il prezzo di emissione è stato alla pari (100%). Il CEO del club nerazzurro, Alessandro Antonello, ha voluto sottolineare che la situazione debitoria della società non è mutata, dato che i capitali raccolti serviranno a ripagare i debiti in scadenza, tra cui i bond che verranno rimborsati alla fine dell’anno per 375 milioni e un credito revolving a favore delle banche.

Sta di fatto che il bond dell’Inter con scadenza 2027 ha una durata di 5 anni e offre un tasso d’interesse altissimo. La precedente emissione del 2017 ha offerto una cedola del 4,875%, circa 200 punti base in meno. E si tratta di una remunerazione ben più generosa di qualsiasi altra emissione calcistica in Italia, oltre che di recente nel resto d’Europa. La Roma ha nel 2019 emesso un bond con cedola 5,125% e anche in quel caso si trattò di una scadenza quinquennale. Le obbligazioni della Juventus, anch’esse a 5 anni, hanno cedola 3,375% e, peraltro, sono sprovviste di rating e non garantite.

Bond Inter, cedola altissima e rating bassi

Di certo c’è che la spesa per interessi salirà di una decina di milioni di euro. Il nuovo bond Inter costerà annualmente sui 28 milioni, un esborso non secondario per una società che punta a chiudere la stagione in corso in perdita di 100 milioni. Del resto, le obbligazioni nerazzurre hanno rating bassi. Fitch ha assegnato loro il giudizio di B+, tagliandolo dal precedente BB-. Esso equivale al quarto gradino della sua scala “non investment grade”. In sostanza, parliamo di debito “spazzatura”, cioè ad alto rischio di credito.

Tanto per rendervi l’idea, il BTp a 5 anni oggi offre un rendimento lordo in area 0,50%. Qui, siamo a 13,5 volte in più, pari a un premio di 625 punti base.

Chiaramente, l’alto costo risente anche del pessimo momento per il calcio europeo, con gli stadi a capienza ridotta o chiusi per Covid e i ricavi che collassano, a fronte di costi sostanzialmente inalterati. La situazione finanziaria dell’Inter è oggettivamente critica (debiti al 30 giugno 2021 a 827 milioni), tanto che la famiglia Zhang da tempo si vocifera che vorrebbe vendere la società per uscire dal business. E anche l’incertezza circa il futuro assetto proprietario non aiuta.

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