
In data 26 agosto, il Tesoro emetterà la terza tranche del BTp ‘short term’ con scadenza 30 gennaio 2024 (ISIN: IT0005454050) per un importo compreso tra 2,25 e 2,75 miliardi di euro. Saranno altresì offerti BTp€i 15 maggio 2026 e cedola reale 0,65% (ISIN: IT0005415416) per 750 milioni e fino a un massimo di 1 miliardo.
I BTp short term sono titoli di stato con scadenze comprese tra 18 e 30 mesi. Hanno debuttato per la prima volta quest’anno e soppiantano i CTz. Nel caso specifico, il bond è sprovvisto di cedola, per cui il rendimento è dato unicamente dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di acquisto. Ieri, la quotazione si attestava a 100,87, cioè di poco sopra la pari, esitando un rendimento lordo del -0,36%.
Nel caso del BTp€i a 5 anni, parliamo di un titolo con quotazione in area 110 (109,44 mentre scriviamo) e pari a un rendimento lordo del -1,23%. Esso si confronta con il -0,07% offerto dal BTp a 5 anni con cedola fissa.
Pertanto, lo spread di 116 punti base o 1,16% rappresenta l’inflazione dell’Eurozona attesa mediamente dal mercato per il prossimo quinquennio. In effetti, il BTp€i è un titolo con cedole agganciate all’inflazione rilevata dall’Eurostat per l’Area Euro.BTp short term e BTp agganciati all’inflazione: rendimenti negativi
In entrambi i casi, siamo dinnanzi a rendimenti negativi. Tuttavia, mentre il BTp short term infliggerà certamente una perdita alla scadenza, non lo stesso può dirsi del BTp€i 2026. In questo secondo caso, la cedola sarà rivalutata sulla base dell’inflazione nell’Eurozona e quasi certamente spingerà il rendimento sopra lo zero. E qualora l’inflazione effettiva media nel quinquennio considerato superasse l’1,16% atteso dal mercato, il bond si sarà rivelato più redditizio dell’omologo con cedola fissa.
Viceversa, nel caso in cui l’inflazione dovesse attestarsi su valori medi inferiori.A luglio, il tasso d’inflazione nell’Eurozona è salito al 2,2%, ben sopra i livelli di cui sopra segnalati. Ma va detto che non centra il target d’inflazione BCE, rivisto di recente al 2%, da oltre otto anni. Il rischio che il BTp€i si riveli meno redditizio del BTp 2026 ordinario resta, pertanto, elevato.