Nuova asta del Tesoro per l’emissione di bond a medio-lungo termine domani. Il governo italiano punta ad incassare da un minimo di 7,5 a un massimo di 9 miliardi di euro. Saranno tre i titoli di stato offerti, tra cui spunta il nuovo BTp a 10 anni. Nel dettaglio, ci sarà l’ottava tranche del BTp a 5 anni, scadenza 1 aprile 2028 e cedola 3,40% (ISIN: IT0005521981) per l’importo compreso tra 2 e 2,5 miliardi di euro. Altri 4,5-5 miliardi arriveranno dal nuovo decennale, di cui vi daremo conto nel prosieguo dell’articolo.

Infine, sarà la volta della terza tranche del CcTeu a 7 anni, anche se la durata residua del bond in asta sarà solo di 5 anni e mezzo. Scadenza 15 ottobre 2028 e cedola pari all’Euribor a 6 mesi più lo spread dello 0,80% (ISIN: IT0005534984) per altri 1-1,5 miliardi.

Quest’ultimo è agganciato ai tassi di mercato. Attualmente, ad una quotazione di 99,20 centesimi offre un rendimento lordo annuo, escluso l’Euribor a 6 mesi, dello 0,95%. Esso si confronta con il 3,75% offerto dal BTp con scadenza a fine 2028. Pertanto, abbiamo una differenza del 2,80%, che sarebbe il tasso medio scontato dal mercato per l’Euribor a 6 mesi da qui a metà ottobre del 2028. Considerate che allo stato attuale il tasso su questa scadenza nell’Area Euro viaggia in area 3,65%. Questo significa che gli obbligazionisti starebbero prevedendo un tasso medio in calo ai livelli di inizio 2023 per i prossimi cinque anni e mezzo.

Nuovo BTp a 10 anni, cedola 4,35%

Quanto al BTp a 5 anni, si acquista sul mercato secondario sotto la pari, a 98,63 centesimi mentre scriviamo. Il rendimento alla scadenza risulta essere all’incirca del 3,75%. E veniamo adesso al nuovo BTp a 10 anni. Esso avrà scadenza in data 1 novembre 2033 e offrirà una cedola annuale lorda del 4,35%, come sempre corrisposta con periodicità semestrale. Rispetto al bond “benchmark” attuale, presenta una durata di sei mesi in più e una cedola più bassa dello 0,05%.

Il BTp 1 maggio 2033, infatti, offre un tasso lordo annuo del 4,40%.

Resta, tuttavia, un bond allettante per le famiglie italiane. A questi tassi, nei prossimi anni il titolo risulterà molto remunerativo quando i tassi di mercato scenderanno. Il BTp a 10 anni, poi, è tipicamente liquido per la frequenza degli scambi che lo hanno quotidianamente ad oggetto. E questo riduce il rischio di liquidità, che si corre ogni qualvolta non si riesca a disinvestire prontamente alle quotazioni ufficiale del mercato. Oggi, il decennale rende sotto il 4,30%. Considerando che il nuovo bond avrà durata maggiore di sei mesi, la cedola non è detto che risulti del tutto congrua per gli obbligazionisti in asta. In altre parole, l’emissione potrebbe esitare un prezzo appena sotto la pari. La data di regolamento per tutti e tre i titoli è fissata per il 2 maggio.

[email protected]