Il Tesoro ha annunciato venerdì scorso l’asta di mercoledì 12 novembre per l’emissione del nuovo Bot a 12 mesi. Entro domani 11 ci sarà tempo per le prenotazioni del pubblico. L’operazione avrà ad oggetto un titolo di stato per l’importo di 8,5 miliardi di euro. All’asta supplementare di giovedì 13 sarà offerto un importo di altri 850 milioni. La data di regolamento è fissata per venerdì 14 e quel giorno il Tesoro dovrà rimborsare titoli annuali in scadenza per 8,25 miliardi. Ciò implica che l’emissione di questa settimana comporterà un aumento netto del mercato dei titoli di stato a breve termine e, quindi, anche del debito pubblico italiano nel suo complesso.
Caratteristiche salienti
Il Bot a 12 mesi di novembre avrà una durata esatta di 364 giorni, in quanto scadrà il 13 novembre del 2026. Per capire a quale possibile rendimento avverrà l’emissione, dobbiamo guardare al mercato secondario. In esso vengono trattati i titoli già emessi. Orientativamente, la scadenza annuale offre in queste ore il 2,04%. Trattasi di un dato in linea con il risultato dell’asta di ottobre, quando il rendimento venne fissato al 2,05%.
Confronto con conti deposito
I rendimenti a breve termine risentono delle mosse di politica monetaria. La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse fino al giugno scorso, portandoli al 2% sui depositi bancari. Erano al 4% fino a un anno prima. Da allora ha sospeso l’allentamento monetario e, stando alle ultime dichiarazioni arrivate da Francoforte, potrebbe avere concluso il ciclo dei tagli. D’altra parte, l’inflazione nell’Eurozona ad ottobre scendeva al 2,1%, restando sopra il target del 2%.
Il Bot a 12 mesi in asta questo mese di novembre dovrebbe confermare la stabilizzazione dei rendimenti sul tratto breve della curva.
Al netto dell’imposta, l’obbligazionista percepirebbe quasi l’1,80%. Pur non essendo tanto, il confronto con soluzioni alternative resta favorevole ai titoli di stato. I conti deposito in Italia hanno offerto in media l’1,97% lordo a settembre, pari all’1,46% netto. Considerate, infatti, che gli interessi sui risparmi in banca scontano una maggiore tassazione al 26%.
Bot a novembre, possibile rendimento
Contrariamente ai conti deposito, i Bot sono sempre monetizzabili rivendendoli sul mercato. Pur essendo insito nell’operazione un rischio di quotazione, le scadenze molto brevi tendono ad apprezzarsi fino ad arrivare alla pari entro la scadenza. Difficile registrare perdite in un contesto di tassi stabili. Da quanto detto, ci attendiamo anche a novembre che il Bot a 12 mesi offra più del 2%, possibilmente intorno al 2,05% come il mese scorso.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
