Giovedì 10 luglio il Tesoro lancia in asta il nuovo Bot a 12 mesi per un importo di 7,5 miliardi di euro. Il titolo di stato a breve termine avrà data di emissione e di regolamento del 14 luglio e arriverà a scadenza il 14 luglio 2026. Pertanto, presenta una durata iniziale esattamente di 365 giorni. Venerdì 11, si terrà l’asta supplementare. Questa sarà riservata agli “Specialisti in titoli di stato” e offrirà un importo pari al 10% delle assegnazioni del giorno prima. Dunque, complessivamente l’offerta massima arriverà a 8,25 miliardi. Sempre giorno 14 arriveranno a scadenza altri Bot a 12 mesi per un controvalore di 8,8 miliardi. Questo significa che l’emissione netta risulterà negativa, per cui le dimensioni del debito pubblico italiano non aumenteranno a seguito dell’operazione.
Anzi, si ridurranno di poco.
A quali condizioni avverrà l’emissione del nuovo Bot a 12 mesi? Partiamo dal mese scorso, quando il Tesoro emise 8,5 miliardi ad un prezzo medio ponderato di 98,034 centesimi e per un rendimento lordo di 1,983%. Da allora le condizioni monetarie non sono cambiate granché. La Banca Centrale Europea aveva già tagliato i tassi di interesse per l’ottava volta quando si era tenuta l’asta di giugno. A luglio dovrebbe prendersi una pausa. Il mercato sconta un nono taglio dei tassi per dopo l’estate.
Bot 12 mesi riflesso della politica monetaria
Il Bot a 12 mesi è influenzato direttamente dalle decisioni di politica monetaria. Difficilmente il suo rendimento si muoverà rispetto al tasso sui depositi bancari, fissato ad oggi al 2%. Almeno fino a quando non s’intravedrà un ennesimo calo. L’appetibilità dei titoli di stato a breve termine è scemata negli ultimi mesi, in conseguenza dei minori rendimenti offerti.
Tra l’altro, al netto dell’imposizione fiscale stanno risultando persino inferiori agli attuali tassi d’inflazione, per quanto bassi siano.
L’idea sarebbe di destinare agli investimenti nel Bot a 12 mesi quella parte dei risparmi che vogliamo rimanga estremamente liquida. Un’alternativa al conto corrente, pur se poco remunerativa.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
