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Oggi: 09 Ott, 2025

Non una, ma due diverse pensioni anticipate nel 2025. E anche nel 2026

Nel sistema previdenziale italiano le misure di pensionamento cambiano frequentemente. Alcune vengono introdotte, altre scompaiono. Oppure, quelle che restano in vigore, vengono spesso modificate nei requisiti e nelle regole di accesso. Tuttavia, alcune misure sembrano intoccabili, presenti da anni e riconfermate nei vari ordinamenti. Tra queste ci sono le pensioni anticipate ordinarie, che nel 2025 saranno presenti in due versioni distinte. E lo stesso avverrà anche nel 2026. Non una, ma due diverse pensioni anticipate nel 2025 (e anche nel 2026) La prima pensione anticipata ordinaria valida nel 2025 — e confermata anche per il 2026 — è la versione
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Nel sistema previdenziale italiano le misure di pensionamento cambiano frequentemente. Alcune vengono introdotte, altre scompaiono. Oppure, quelle che restano in vigore, vengono spesso modificate nei requisiti e nelle regole di accesso.

Tuttavia, alcune misure sembrano intoccabili, presenti da anni e riconfermate nei vari ordinamenti. Tra queste ci sono le pensioni anticipate ordinarie, che nel 2025 saranno presenti in due versioni distinte. E lo stesso avverrà anche nel 2026.

Non una, ma due diverse pensioni anticipate nel 2025 (e anche nel 2026)

La prima pensione anticipata ordinaria valida nel 2025 — e confermata anche per il 2026 — è la versione “classica”, un tempo conosciuta come pensione di anzianità. Si tratta di una misura che prescinde dall’età anagrafica, e si raggiunge esclusivamente in base all’anzianità contributiva.

I requisiti sono i seguenti:

  • Almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini;
  • Almeno 41 anni e 10 mesi per le donne;
  • Minimo 35 anni di contributi effettivi, escludendo quelli figurativi da disoccupazione, malattia o infortunio.

Questa pensione è a calcolo misto, ovvero:

  • Retributivo per i periodi fino al 31 dicembre 1995;
  • Contributivo per i periodi successivi.

Se però il lavoratore aveva già almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, il calcolo retributivo si applica fino al 31 dicembre 2011, garantendo così un vantaggio economico.

Non ci sono vincoli anagraficilimiti di platea. Dal 2025, chi decide di rimandare l’uscita fino ai 67 anni potrà richiedere lo sgravio contributivo in busta paga, noto anche come bonus Maroni (dal nome dell’ex ministro che lo introdusse).

In pratica, il 9,19% di contributi normalmente a carico del lavoratore viene restituito come aumento netto dello stipendio, offrendo un incentivo economico a restare al lavoro.

Pensioni anticipate contributive: ecco come funzionano

La seconda misura prevista nel 2025 — e confermata anche per il 2026 — è la pensione anticipata contributiva, dedicata ai contributivi puri, ossia a coloro che hanno iniziato a versare contributi solo dopo il 1995.

I requisiti sono i seguenti:

  • Almeno 64 anni di età;
  • Almeno 20 anni di contributi versati;
  • Primo versamento contributivo dal 1° gennaio 1996 in poi;
  • Importo della pensione non inferiore a 3 volte l’assegno sociale.

Per le donne con figli, la misura è più accessibile, in quanto la soglia minima di pensione richiesta si abbassa sensibilmente:

  • 2,8 volte l’assegno sociale per le donne con un figlio;
  • 2,6 volte l’assegno sociale per le donne con due o più figli.

Le conclusioni su queste misure previdenziali

Oltre alla soglia ridotta sull’importo della pensione, le donne possono anche anticipare ulteriormente l’età di uscita. La regola prevede uno sconto di 4 mesi per ogni figlio avuto, fino a un massimo di 16 mesi.

Quindi, a parità di requisiti contributivi, l’età di uscita scende a:

  • 62 anni e 8 mesi con almeno 4 figli;
  • 63 anni con 3 figli;
  • 63 anni e 4 mesi con 2 figli;
  • 63 anni e 8 mesi con 1 figlio.

Anche questa pensione è a calcolo completamente contributivo. Tuttavia, per le donne è previsto un ulteriore vantaggio legato ai coefficienti di trasformazione:

  • Uscendo a 64 anni, se si hanno fino a due figli, si applica il coefficiente dei 65 anni;
  • Con più di due figli, si applica addirittura il coefficiente dei 66 anni.

In entrambi i casi — pensione anticipata ordinaria e pensione anticipata contributiva — resta valida la finestra mobile di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti alla prima decorrenza della pensione.

Le novità del 2025: la previdenza complementare aiuta a centrare gli importi soglia

Per accedere alla pensione anticipata contributiva, è fondamentale raggiungere gli importi soglia. Nel 2025 è stata introdotta una novità importante: chi ha almeno 25 anni di contributi e ha versato anche nella previdenza complementare, può utilizzare la rendita maturata nei fondi pensione per raggiungere la soglia economica minima richiesta.

Questa possibilità non è prevista con soli 20 anni di versamenti, ma rappresenta una strada concreta per chi ha aderito a fondi integrativi, permettendo così di uscire in anticipo anche in presenza di una pensione INPS insufficiente.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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