L’estate del caos per i voli aerei e negli aeroporti continua senza sosta. Da quando è iniziata la stagione estiva, il settore aereo è stato protagonista di numerosi disagi tra ritardi astronomici, scioperi e cancellazioni dei voli a causa della mancanza di personale, senza contare i disservizi subiti da chi si è visto smarrire il bagaglio, rimasto a terra e consegnato solo dopo vari giorni. Una vera e propria giungla, che secondo Eddie Wilson, ceo di Ryanair, la nota compagnia dei voli low cost, è destinata a continuare per molti mesi, anzi ipotizza che anche la prossima estate potrebbe essere uguale.

Una notizia che i viaggiatori o chi deve spostarsi spesso in aereo non avrebbe mai voluto sentire.

Voli low cost da incubo, secondo il ceo di Ryanair il caos non finirà adesso

Wilson, intervistato da Repubblica, ha incolpato i governi europei di tutto ciò che sta accadendo nel settore:

“Se i governi europei hanno a cuore i diritti dei consumatori dovrebbero investire e assumere più personale. La prossima estate sarà uguale. Perché i problemi sono ancora tutti lì: non si possono spiegare i ritardi e le cancellazioni senza parlare della cattiva gestione del traffico aereo, soprattutto nel nord Europa. Se questi Paesi non assumeranno nuovi controllori di volo, dovranno risponderne ai consumatori”

Il ceo della compagnia low cost Ryanair, fa notare che il prezzo lo pagano anche le compagnie aeree. Infatti quando si accumulano ritardi durante il giorno, l’equipaggio è costretto a ritardare il turno e per rispettare le norme sulle ore di riposo, il giorno dopo non possono volare. Il fulcro del caos sarebbe in molti aeroporti in Francia e Germania – sottolinea Wilson-  dove non si è investito nell’Air traffic control.

Insomma, per i voli aerei si parla di disagi che raramente avranno fine questa estate.

Prezzi biglietti più cari, ma sempre più economici delle compagnie di bandiera

Il ceo Ryanair è tornato anche sull’argomento relativo ai prezzi dei biglietti aerei sempre più cari, che in un certo senso sembrano anticipare l’addio alle low cost.

A tal proposito Eddie Wilson ha chiarito:

“Nell’anno pre-Covid la tariffa media con Ryanair era di 37 euro. Se anche si arrivasse a 45-50 euro, non sarebbe drammatico. Se i posti a disposizione restano identici, ma il traffico torna ai livelli precedenti alla pandemia, di fronte a un aumento dell’energia è normale che i biglietti rincarino”

L’esempio lampante – secondo Wilson – è quello dei rincari al supermercato: nonostante tutto i prezzi restano sempre più bassi rispetto a quelli dei negozi sotto casa. La stessa logica si può applicare ai voli low cost rispetto ai prezzi offerti dalle compagnie di linea.