Questa estate, forse, non sarà ricordata come quella peggiore per la cancellazione dei voli e i bagagli persi come lo scorso anno, ma sicuramente come quella con i prezzi dei voli più alti ma anche parecchi ritardi. Certo, un volo cancellato è peggio di uno in ritardo, in ogni caso però i disagi per i passeggeri non mancano, soprattutto se bisogna pagarli cari. Rispetto all’estate 2022, infatti, i voli stanno subendo meno cancellazioni e non sembra esserci il dramma delle valigie perse, ma il 50% di tutti i voli che hanno volato a giugno sono decollati o atterrati in ritardo.


Un numero abbastanza alto, perché significa che a luglio e agosto, quando ci saranno ancora più persone in giro, il numero potrebbe aumentare di più.

Ancora problemi e ritardi per chi vola

Solo a giugno, quindi, la metà dei voli che hanno sorvolato i cieli europei hanno subito ritardi. Secondo il The Independent, come scrive anche Wired, i costi dei voli sono aumentati fino al 50% a causa dei rincari del petrolio, rincari che dovrebbero essere terminati forse, ma le compagnie stanno ancora cercando di rientrare dalle perdite.
Anche la mancanza di personale è un fardello che pesa. Nonostante la situazione non sia tragica come lo scorso anno, purtroppo, la puntualità dei voli è arrivata ai minimi rispetto al 2019, l’anno pre-covid. Ritardi per cui sicuramente la mancanza di personale non proprio a regime ha sicuramente un ruolo.

Molte compagnie aeree, ma anche il personale degli aeroporti, continuano a scioperare per mancanza di garanzie e tutele e questo causa disagi e ritardi. Basti pensare allo sciopero dei controllori di volo in Francia che ogni volta prova disagi non indifferenti. In più, sembra che molti vettori pratichino overbooking, ossia vendono più biglietti di quanti effettivamente potrebbero. Sommati, questi problemi, bastano per provocare disagi a chi deve partire.

E il fatto che già questi problemi siano visibili a giugno, fa capire che nei prossimi due mesi potrebbe andare molto peggio.

Voli aerei in ritardo, poche cancellazioni ma ancora disagi: sarà caos a luglio e agosto?

Dietro i ritardi dei voli c’è anche la chiusura dello spazio aereo su Bielorussia e Ucraina che di fatto riguarda i voli in arrivo dall’Asia. Senza dimenticare l’esercitazione della Nato in Germania che per un paio di settimane ha intasato i cieli europei. Anche i cambiamenti climatici, quindi i forti eventi atmosferici che stanno colpendo l’Europa, hanno un peso. Questo perchè ogni volta i piloti sono obbligati a cambiare rotta per evitare eventi pericolosi come nubifragi e grandine.
Non è un caso che secondo i dati Eurocontrol relativi ai voli tra il 15 e il 21 giugno, meno di sei aerei su dieci sono decollati in orario e sei aerei su dieci sono atterrati in orario.
Il rischio per questa estate, insomma, è quello di ritardi numerosi per i voli. Con tutti i disagi relativi per i passeggeri, che si ritrovano con coincidenze e perse e altri tipi di problemi.

Riassumendo

  • Se l’estate 2022 sarà ricordata per i voli aerei come quella peggiore per le cancellazioni e i bagagli persi, l’estate 2023 invece la ricorderemo come quella peggiore per i ritardi e i costi dei voli
  • Solo nel mese di giugno, infatti, il 50% dei voli è arrivato o partito in ritardo
  • Ci sono varie motivazioni dietro, come la mancanza di personale, ma anche la chiusura degli spazi aerei
  • Secondo i dati Eurocontrol relativi ai voli tra il 15 e il 21 giugno, meno di sei aerei su dieci sono decollati in orario.