Viviamo in mezzo a virus e batteri da sempre, ma solo negli ultimi anni ci siamo resi conto di quanto siano pericolosi. Spunta un nuovo virus mortale che potrebbe mietere non poche vittime. È ancora associato ai coronavirus, ma stavolta arriva dagli Emirati Arabi Uniti. Di cosa si tratta?

A volte ritornano

Forse per molti lettori il MERS non sarà una novità. Stiamo infatti parlando di un virus mortale già noto, ma che ora torna nuovamente in auge a causa di un caso riscontrato negli Emirati Arabi.

Per MERS si intende Sindrome Respiratoria del Medio Oriente, ed è un coronavirus che sembra comunque strettamente correlato anche al Covid-19. Una nuova pandemia in arrivo? Speriamo proprio di no, visto che abbiamo già imparato quali danni enormi comportano queste infezioni a livello globale. Ma perché allora questo virus ora fa così paura? Molto semplice. Come sempre a scatenare il panico ci ha pensato la notizia di un uomo di 28 anni ricoverato in gravissime condizioni dopo essere stato colpito da questo virus mortale.

Il fatto è avvenuto ad Al Ain, negli Emirati Arabi Uniti. Ancora una volta si ritiene che il virus abbia una origine animale, mentre il contagio sembra essere stato causato dal contatto con un cammello. Insomma, se in Cina ci spaventano i pipistrelli, visto che solitamente i cinesi in alcuni mercati ne fanno ampio uso tra gli animali in vendita come alimenti. In questo caso, è il cammello a preoccupare, com’è noto animale che nel deserto viene invece utilizzato come mezzo di trasporto. La rassegna dei luoghi comuni è quindi completa, e più maliziosi ed estremisti dell’inclusività, potrebbero addirittura definire queste affermazioni razziste. Purtroppo, però, a volte i luoghi comuni sono veritieri, ed è proprio per questo che diventano luoghi comuni.

Virus mortale, cos’è il MERS?

Partiamo dai sintomi, quelli principali del MERS sono molto simili all’influenza, quindi abbiamo tosse, respiro corto, brividi, dolori muscolari, mal di gola, mal di testa, diarrea, nausea/vomito e naso che cola.

Ciò che è particolarmente importante è il monitoraggio di tali sintomi, al fine di intervenire tempestivamente e scongiurare complicazioni. Il caso del 28enne ricoverato in ospedale ha fatto scattare subito l’allarme in patria. Il controllo ha portato all’identificazione e al monitoraggio di ben 108 contatti per 14 giorni dall’ultima esposizione al virus. Le autorità, le quali stanno garantendo il massimo del monitoraggio proprio per scongiurare la diffusione del contagio, hanno comunque assicurato che non si riscontrano infezioni secondarie.

Anche l’OMS sta tenendo il caso sotto osservazione, poiché come abbiamo visto si tratta di un virus mortale che può arrivare a conseguenze anche più estrema di quelle a cui ci ha abituato il Covid nel 2020. A tal fine, quindi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta prestando particolare attenzione al MERS, assicurandosi che il caso rimanga per ora isolato e non superi i confini arabi. Benché sia etichettato come virus mortale, al momento il MERS rimane un virus molto raro (per fortuna), quindi è bene che rimanga tale per la salute di tutti.

I punti chiave…

  • si torna a parlare di MERS a causa di un caso verificatosi negli Emirati Arabi Uniti;
  • un giovane di 28 anni è stato ricoverato all’ospedale ed è in gravi condizioni;
  • le autorità locali assicurano che si tratta di un caso isolato e che non c’è il rischio di un’epidemia;
  • anche l’OMS sta indagando sul caso al fine di assicurarsi che il virus mortale del Medio Oriente rimanga un caso più unico che raro.