Due anni e mezzo. Ben 36 mesi sono passati da quando un virus sconosciuto ha colpito il mondo intero mettendoci davanti a scenari visti solo nei film. Strade deserte, scuole e uffici chiusi, file silenziose davanti ai supermercati tenendosi ben distanti gli uni dagli altri. Mascherine fino a poco tempo prima indossate solo dai chirurghi a nascondere i sorrisi, ovattare le parole e a mettere ancora più distanza tra le persone. Trasmissioni TV e i più disparati opinionisti a creare ancora più disperazione.

Coronavirus è diventata la nuova parola sulla bocca di grandi e piccini e, ormai, è entrata di diritto nel vocabolario di tutti. Insieme prima ondata, seconda ondata, terza ondata… Un numero infinito di volte, fino a farci quasi l’abitudine al fatto che la vita è cambiata per tutti noi.

E anche stavolta non sembra andare troppo diversamente.

L’ultima ondata estiva di covid-19 con Omicron 5 ha, infatti, lasciato il segno. I contagi sono sicuramente scesi molto rispetto a luglio e l’ultimo bollettino pubblicato dal Ministero della Salute ha segnalato 35.360 nuovi casi. Numeri che fanno ben sperare rispetto al mese scorso, ma non mettono al riparo da una nuovo boom di casi in autunno.

La variante Centaurus rischia di diventare la protagonista del prossimo autunno con una nuova ondata

Da settimane si parla della nuova variante del virus, la Centaurus o BA.275, un ceppo di Omicron trovato a maggio in India e già diffuso in tutto il mondo con i primi casi anche in Italia. Gli ultimi studi a riguardo non sono positivi.
Secondo uno studio realizzato dall‘Università dell’Insubria e pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine, la variante Centaurus non solo è più contagiosa di Omicron 5 ma anche più pericolosa. Lo studio ha appurato che questa nuova variante del covid-19 è in grado di aderire alle cellule del corpo umano e quindi è più pericolosa rispetto a Omicron 5.

Almeno sulla carta.

Inoltre, sembra chiaro che Centaurus dovrebbe anche diventare dominante nei prossimi mesi. E questo sappiamo bene cosa significa: una nuova ondata di contagi, paura e timori di restrizioni. E ancora tamponi al primo starnuto e l’evitamento di luoghi affollati. Non c’è una data precisa ma si pensa che da fine settembre o ottobre potremmo ritrovarci nella stessa situazione di luglio.

Il covid non è ancora finito

La ricerca ha dimostrato che Centaurus, grazie alle sue mutazioni, rende il virus ancora più “adesivo” ai recettori delle nostre cellule rispetto alle precedenti versioni. Come ha spiegato Fabio Angeli, professore di Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Insubria:

“La maggiore capacità di Centaurus nel legarsi ai recettori del nostro organismo, i cosiddetti Ace2 apre nuovi scenari pandemici e identifica questa variante come possibile dominante a livello mondiale.”

Resta però da capire quali saranno gli effetti riferiti all’aggressività, anche se l’ipotesi di una maggiore capacità di creare danni all’organismo non è affatto da escludere. Proprio per questo, la campagna vaccinale sarà fondamentale e aprirà a nuovi scenari. Di recente, Pfizer ha chiesto alle autorità americane l’approvazione del nuovo vaccino aggiornato contro Omicron. Tutto lascia pensare che i vaccini aggiornati pronti in autunno daranno il via ad un nuovo capitolo di questa lunga storia chiamata covid-19.