Il vino rosso è oggetto costante di studi, grazie soprattutto al fatto che contiene polifenoli, una sostanza anti-ossidante dalle proprietà particolarmente benefiche. Lo studio di cui discutiamo oggi è stato portato avanti al King’s College di Londra è il risultato è molto interessante: se bevuto con moderazione (ovviamente!), il vino rosso può essere benefico per la flora intestinale e contro l’obesità, in più ha un potere riequilibrante per la circolazione e dunque combatte efficacemente il colesterolo alto. Ecco i risultati dello studio.

Lo studio sul vino rosso: le proprietà benefiche di questa storica ‘bevanda’

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista medica Gastroenterology e il risultato fondamentale sta tutto nel fatto che, nei consumatori abituali, il microbioma intestinale appare molto più differenziato, la qual cosa rappresenta un aspetto molto importante in quanto, come sottolinea la dott.ssa Le Roy, a capo dell’équipe del King’s College, i batteri intestinali influiscono su obesità e colesterolo cattivo alto. Lo studio si è svolto su un gruppo di circa 3000 volontari provenienti da 3 Paesi differenti (USA, UK, e Paesi Bassi) e sono stati paragonati gli effetti del vino rosso a quelli del vino bianco, del sidro, della birra e dei superalcolici. Il vantaggio del vino rosso sui suoi ‘concorrenti’ sta tutto nella presenza dei polifenoli, dal potente effetto anti-ossidante, sostanze che sono molto meno presenti nel vino bianco perché, nel processo di vinificazione, non risultano coinvolte.

Il potere dei polifenoli del vino rosso, in più, è connesso al fatto che riesce a riequilibrare il rapporto tra batteri patogeni e batteri buoni del microbioma intestinale: tutto questo è fondamentale anche per il sistema immunitario, oltreché, come già sottolineato, per la lotta all’obesità e al colesterolo alto.

Quanto vino rosso occorre bere per avere ‘solo’ effetti benefici?

Secondo la dott.ssa Le Roy, i benefici del vino rosso diventano apprezzabili anche se si beve un bicchiere di vino rosso una volta ogni 15 giorni.

È chiaro, comunque, che gli studi debbano proseguire, ma è importante sottolineare come il vino possa avere anche altri tipi di effetti su organismi che presentano patologie in atto: il consiglio è sempre lo stesso, consultare, prima di ogni cambio di dieta, il medico curante.

Leggete anche: Colesterolo alto, il pasto più importante è la cena: cosa mangiare, i consigli degli esperti.