Cambiano le regole per i viaggi Ue. Se da un lato, infatti, la variante Omicron sta dilagando e nelle mappe europee quasi tutti i paesi sono in zona rosso scuro, l’Unione Europea si prepara a rivedere le norme sui viaggi che terranno conto maggiormente dello status vaccinale o della guarigione dal Covid piuttosto che della provenienza geografica.
Viaggi Ue e Covid-19, come cambiano le regole
Come scrive il quotidiano El Pais, alcune regole come quella di imporre la quarantena o mostrare il tampone non dovrebbero più essere proposte in maniera generalizzata.
Da quello che si apprende, i paesi potranno imporre misure addizionali a chi proviene da un altro paese in rosso scuro, una decisione che è già stata discussa 27 Stati membri dell’Ue e che sarà di nuovo sul tavolo il 25 gennaio. Inoltre, ulteriori limitazioni potrebbero essere imposte ai viaggiatori provenienti da paesi con un alto tasso di infezioni e vaccinati bassi. C’è anche da dire che ormai a livello europeo il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Per quanto riguarda il Green Pass, continuerà a rimanere valido 9 mesi per viaggiare e spostarsi all’interno della Ue mentre i tamponi saranno considerati validi quelli a 72 ore se molecolare o 48 ore se antigenico.
Tornare alla normalità
L’obiettivo comune è tornare ad avere un pò di normalità, anche alla luce della variante Omicron, che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, entro marzo potrebbe infettare il 60% degli europei.
“Una volta che l’onda Omicron si sarà placata, ci saranno alcune settimane e mesi di immunità globale, o a causa del vaccino o perché la gente sarà immune a causa dell’infezione e anche un calo a causa della stagionalità”.
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