Le vacanze sono alle porte ma con la variante Delta che incalza, in tanti si stanno chiedendo quanto si rischia di contagiarsi in vacanza, soprattutto al mare e in spiaggia, dove milioni di italiani si recheranno per le ferie.

Rischio contagio variante Delta all’aperto

In base a studi recenti, il contagio da Sars-CoV-2 è quasi nullo all’aperto, solo in un caso su mille è riconducibile alla trasmissione in spazi aperti. Diverso il discorso per i luoghi chiusi poco ventilati, spesso molto più pericolosi.

Nonostante tutto, anche all’aperto possono verificarsi dei contagi ma molto dipende dalle distanze, dal tempo di permanenza e ovviamente dal numero di persone presenti. Ecco perché, anche dove ci sono assembramenti, rimane valido l’obbligo di indossare la mascherina ed evitare il più possibile la folla.

In base ad uno studio pubblicato sul Corriere, all’aperto, i droplets, ossia le goccioline più grandi emesse quando si parla, si respira o si urla, cadono fino a 50 centimetri di distanza mentre l’aerosol, quelle più piccole, si perdono entro un metro e mezzo. In sostanza, trovandosi all’aperto si rischia il contagio se una persona infetta parla per almeno 15 minuti a un metro e mezzo di distanza.

Il rischio sotto l’ombrellone

Al mare, un aiuto può arrivare dai raggi ultravioletti che aiutano ad annientare il virus in pochi secondi ma non è ancora chiaro se basta per evitare il contagio. Anche il vento aiuta la dispersione del virus riducendo l’esposizione al contagio.
Quando si va al mare si passa molto tempo stesi sul lettino a prendere il sole. In questo caso anche se il vicino di ombrellone si trova a 30 cm, il rischio contagio è molto basso se nessuno parla, mentre il discorso cambia se ci si mette a chiacchierare, a meno di non rispettare il famoso metro e mezzo di distanza.

A distanza inferiore, il contagio sale del 10%. Mentre si nuota al mare o in piscina, invece, il rischio contagio è nullo poiché la carica virale della variante Delta si disperde anche grazie al vento e i raggi UV.
Andare in una cabina appena frequentata da un’altra persona non espone ad un particolare rischio se si fa arieggiare per qualche secondo prima di entrare. Anche fare attività fisica in spiaggia come partite di calcetto, spinning, volley e via dicendo presuppongono un basso contagio ma solo se si rispetta almeno un metro e mezzo di sistema.

Bar e ristoranti

Le cose cambiano al bancone del bar, dove se si scambiano due parole di pochi secondi, giusto il tempo di ordinare a una distanza di 1 metro e mezzo, il rischio è trascurabile, a una distanza di 80 cm è ancora limitato mentre sale se la conversazione si svolge a 80 cm e per per più di 1 minuto. La stessa cosa vale al ristorante anche all’aperto; conta molto la distanza e il tempo di esposizione: se si conversa per più di 15 minuti a una distanza di un metro il rischio di contagio arriva al 10%, con una distanza di almeno un metro e mezzo crolla sotto lo 0,1%. Anche andare al cinema all’aperto o ad uno spettacolo non determinano un rischio altissimo soprattutto se sta in silenzio e con la giusta distanza. Resta invece molto alto il rischio di contagio in discoteca.

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